Editoriale

Il naufragio del veliero Bayesian e la corsa a ostacoli dei giornalisti

OSSIGENO 6 settembre 2024 – Fin dal primo momento gli occhi di tutto il mondo si sono appuntati sul lavoro dei magistrati siciliani impegnati a scoprire le cause e le responsabilità del tragico naufragio del veliero britannico Bayesian, inabissatosi il 19 agosto al largo di Porticello, a poche miglia da Palermo. Ma anche in questa occasione la Sicilia ha confermato di essere una terra difficile, soprattutto per i giornalisti, che in questo caso  hanno dovuto attendere una settimana per ascoltare la voce degli inquirenti e fare qualche domanda. Perché la Legge Cartabia, si è detto, vieta ai magistrati di fare comunicazioni informali ai giornalisti, come avveniva prima. La Legge Cartabia impone la conferenza stampa del procuratore capo. Ma non dice di attendere una settimana per convocarla. Una settimana è un tempo lunghissimo per l’informazione giornalistica.

Sono molti gli ostacoli che – non solo in Sicilia ma in tutta Italia – mettono in difficoltà i cronisti, almeno quelli che non si accontentano di diffondere comunicati stampa e notizie propagandistiche.

Gli ostacoli più gravi sono le intimidazioni, le minacce, le ritorsioni personali, le querele pretestuose, le azioni legali per chiedere il risarcimento di danni inesistenti… Ossigeno per informazione ha accertato oltre 7000 episodi che lo provano e li ha documentato uno per uno per descrivere con i fatti una drammatica situazione italiana che richiede il cambiamento di leggi e di procedure e un atteggiamento più attivo per punire chi commette violenze e abusi contro i giornalisti. Anche la Commissione Europea, a luglio 2024, con il Rapporto sullo Stato di diritto, ha raccomandato all’Italia di agire in questo senso, come hanno raccomandato (già da tempo) anche le Nazioni Unite il Parlamento Europeo, l’OSCE, il Consiglio d’Europa e altri. Tanti richiami. Tutti caduti nel vuoto. Anche i giornalisti hanno rivendicato queste riforme. Ma non si è fatto nessun passo avanti.

Che fare? Forse i giornalisti dovrebbero allearsi più direttamente con i cittadini lettori ed elettori per sollevare il problema.  Perché le minacce ai giornalisti e l’oscuramento di notizie di interesse pubblico limitano la partecipazione consapevole alla vita pubblica. Non riguardano solo i giornalisti. Non è un problema che i giornalisti possono risolvere da soli.ASP

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