“Il mio calvario di giornalista precario: 40 querele in pochi anni”
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“Andare avanti mi costa molto” – Lo Sportello legale di Ossigeno gli ha concesso un bonus in denaro per contribuire alle sue spese legali
OSSIGENO 16 maggio 2023 – di Ferdinando Bocchetti – Sono il fondatore e direttore di una testata giornalistica, Terranostranews, nata nel 2015. Mi occupo essenzialmente di tematiche (cronaca giudiziaria, nera e politica) attinenti al territorio a nord di Napoli, in cui opero: un vasto territorio, ad altissima densità criminale, con municipi finiti a più riprese nel mirino della magistratura o addirittura sciolti per infiltrazioni camorristiche.
Da circa 18 anni, sono il corrispondente del quotidiano il Mattino di Napoli da alcuni comuni, in particolare Marano, Quarto, Mugnano, Melito, Qualiano, Villaricca e Calvizzano.
Da quando ho assunto la direzione del quotidiano on line (Terranostranews) per me ha avuto inizio un vero e proprio calvario. Sono stato destinatario di circa 40 querele per diffamazione promosse da sindaci, ex sindaci, assessori, consiglieri comunali, dipendenti comunali e imprenditori. Alcune querele sono state archiviate dal pubblico ministero nella fase preliminare del procedimento o dopo il successivo pronunciamento del giudice per l’udienza preliminare. Per essere prosciolto da altre querele, invece, ho dovuto attendere i dibattimenti.
Alcuni processi sono stati lunghi e dispendiosi dal punto di vista economico.
Per difendermi mi sono rivolto a più di dieci legali. Alcuni procedimenti non si sono ancora conclusi.
Fra le tante, cito solo alcune assoluzioni che ho ottenuto (nel merito): quella promossa dalla responsabile dell’ufficio legale del comune di Marano, quella di un ex dirigente comunale, quella di una ex componente lo staff del Comune di Marano e quella di un ex sindaco, attualmente rinviato a giudizio in un processo per corruzione e concorso esterno in associazione mafiosa. Da quest’ultimo ho avuto anche altre querele, tutte archiviate tranne una.
Alcuni miei articoli, a riprova della loro fondatezza e correttezza, sono stati citati persino in ordinanze di custodia cautelare e nonostante questo, per gli stessi articoli, i processi per diffamazione vanno ancora avanti.
Nel corso degli anni mi è capitato di affrontare anche un procedimento giudiziario avviato dal tribunale di Arezzo, in relazione alla notizia su un abuso edilizio commesso anni fa nel comune di Arzano, in provincia di Napoli. Questa vicenda, assieme ad altre, aveva spinto il Viminale a optare per lo scioglimento di quel consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Ebbene, l’artefice dell’abuso edilizio ha ritenuto di sporgere querela contro di me, che lavoro nel territorio a nord di Napoli, presso il tribunale di Arezzo, perché lì ha sede il server Aruba del mio portale. Questo mi ha costretto a sostenere maggiori spese legali perché i miei avvocati hanno dovuto chiedere l’aiuto dei legali di Arezzo.
Come ho detto, la mia totale estraneità ai fatti contestati è emersa in questo e in molti altri procedimenti giudiziari, ma al prezzo di una grande fatica e con ripercussioni psicologiche ed economiche a mio danno.
Sono un precario del giornalismo che ha sempre dovuto pagare da sé l’assistenza legale. ll mio portale non ha entrate tali da consentirmi di affrontare tutte queste spese con tranquillità.
Ho 48 anni, un bimbo di 3 e un altro figlio in arrivo. In seguito a insulti e minacce ricevute, ho dovuto denunciare familiari di malavitosi o esponenti della criminalità organizzata dei territori in cui opero.
Negli ultimi tempi ho pensato più volte di gettare la spugna a causi dei troppi rischi, dei tantissimi costi e delle poche soddisfazioni che ottengo talvolta con qualche attestato di stima da parte dei magistrati inquirenti, degli esponenti delle forze dell’ordine e di qualche lettore. Finora la mia voglia di raccontare ha prevalso sull’amarezza che ho accumulato. Ma andare avanti mi costa davvero molto, sia in termini di serenità personale che sotto il profilo economico.
Perciò ringrazio sentitamente Ossigeno per l’Informazione, il suo presidente, tutti i componenti dell’Osservatorio e l’avvocato Andrea Di Pietro per la considerazione che hanno per i miei problemi e per avermi concesso un bonus in denaro a parziale copertura delle spese legali che ho sostenuto nel corso degli ultimi sette-otto anni.
Ferdinando Bocchetti
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