Guido Puletti. Documentario sul giornalista e attivista italo-argentino ucciso 28 anni fa
Realizzato nel 1998 e per la prima volta in rete racconta il suo passato di dissidente, il trasferimento forzato a Brescia e l’impegno umanitario. Vedi la sua storia su “Cercavano la verità”
OSSIGENO 27 maggio 2021 – Il 29 maggio 1993, ventotto anni fa, il giornalista e attivista italo-argentino Guido Puletti fu ucciso a Gornij Vakuf, in Bosnia. Aveva 40 anni. Con lui furono uccisi altri due volontari italiani che insieme a lui stavano portando aiuti umanitari della Caritas di Brescia ai civili presi fra due fuochi dal divampare della guerra nata dalla dissoluzione della Jugoslavia. Il convoglio fu preso d’assalto dalle milizie irregolari bosniache. Soltanto due dei cinque italiani riuscirono a salvarsi. La loro testimonianza è stata determinante per condannare l’ufficiale responsabile dell’eccidio.
CERCAVANO LA VERITA’ – La storia di Guido Puletti è ricostruita sul sito di Ossigeno – Cercavano la verità (leggi) che contiene numerosi documenti su lui. Ad essi ora si aggiunge un interessante documentario video realizzato nel 1998, per la prima volta in rete.
IL DOCUMENTARIO – “Guido Puletti. Il mondo che non c’è” (vedi) è stato realizzato dall’Associazione Video Democratico, fondata a Milano nei primi anni Novanta da un gruppo di giovani diplomati in comunicazione visiva, per raccontare criticamente la realtà attraverso documentari. Il video è stato proiettato a Milano e a Brescia nel corso di iniziative pubbliche, rassegne culturali, festival. Una copia si trova nell’Archivio del Movimento operaio democratico. Attraverso testimonianze di amici e conoscenti questo documentario racconta la vita di Guido Puletti , descrive le tappe del suo impegno culturale e civile, la sua detenzione del 1977 nelle carceri del generale Videla conclusa con l’espulsione in Italia. I racconti di colleghi, compagni e familiari delineano la figura di un giornalista sempre dalla parte degli ultimi. Le sue stesse parole, tratte da alcuni significativi articoli, e la sua voce, ripresa da un passaggio radiofonico in cui racconta il suo incontro con il leader della rivoluzione algerina, Ahmed Ben Bella, aiutano a conoscerlo.
GPA
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