Giornalisti uccisi. Messaggio di Davide Palmisano
Questo messaggio, in forma video, è stato inviato da Davide Palmisano, figlio del giornalista e cineoperatore Marcello, aderendo alla 30ma Giornata mondiale della libertà di stampa celebrata da Ossigeno a Roma l’11 maggio 2023 in memoria dei giornalisti italiani uccisi.
OSSIGENO 11 maggio 2023 – Buongiorno, sono Davide, il figlio di Marcello Palmisano, un giornalista telecineoperatore rimasto vittima di un agguato, probabilmente per uno scambio di persona, nel 1995 a Mogadiscio, in Somalia.
Sono passati quasi trent’anni da quella data e l’incolumità dei giornalisti in Italia e all’estero non è certo migliorata. Basti pensare che da febbraio dell’anno scorso, dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte russa, sono stati uccisi, in quel teatro, almeno 15 giornalisti e temo, ahimé, che il computo sia anche per difetto.
Io ho sempre pensato ai giornalisti e agli operatori di questo settore come ai sensi, i sensi di un’intelligenza collettiva, vista, udito eccetera, e iniziative come quella di oggi di Ossigeno, nell’ambito della Giornata della Libertà di Stampa, sono iniziative che stanno lì a ricordarci che forse dovremmo prenderci un po’ più cura dei nostri sensi.
Quindi un ringraziamento agli amici di Ossigeno e un caro saluto a voi tutti in sala e online, perché questa giornata possa essere ricca di spunti per tutti.
Grazie.
Davide Palmisano
Leggi la storia di Marcello Palmisano su Ossigeno-Cercavano la verità
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