Giornalisti minacciati. I 15 accertati da Ossigeno
Fra il 31 luglio e il 14 ottobre 2019 in Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Puglia e Sicilia. Leggi i nomi dei cronisti presi di mira e i dettagli di ciascun episodio.
“Ossigeno per l’Informazione” ritiene che gli episodi di seguito descritti rappresentino ingiustificabili violazioni della libertà di espressione e di stampa. I nomi di questi 15 giornalisti e operatori dei media colpiti direttamente sono stati aggiunti alla Tabella dei nomi delle vittime di attacchi ingiustificabili: Claudio Lattanzio, Magda Tirabassi, Vittorio Brumotti, Vincenzo Rubano, operatore video (Abruzzo), Don Davide Imeneo (Calabria), Sandro Ruotolo (Campania), Giovanni Taormina (Friuli Venezia Giulia), Paolo Berizzi, Sandra Amurri (Lazio), Gad Lerner e Antonio Nasso (Lombardia), Francesco Pittò (Puglia), Arcangelo Santamaria, Egidio Morici (Sicilia)
Claudio Lattanzio (Abruzzo)
Il 15 agosto 2019, intorno alle 3 di notte, a Sulmona (AQ) l’auto del giornalista Claudio Lattanzio è stata distrutta dalle fiamme. L’auto era parcheggiata in strada, vicino alla sua abitazione. L’incendio sembra di natura dolosa, probabilmente legato all’attività di cronista e fotoreporter. Si era occupato di recente di un’indagine sullo spaccio di droga a Sulmona e aveva condotto un’inchiesta sul canile comunale, dove erano state ritrovate carcasse di animali.
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Magda Tirabassi (Abruzzo)
Si svolgerà a novembre 2019 ad Avezzano (L’Aquila) la prima udienza del processo a carico di due fratelli accusati di gravi minacce alla giornalista Magda Tirabassi, che all’epoca dei fatti era direttore di Terre marsicane, un quotidiano online.
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Vittorio Brumotti, Vincenzo Rubano, operatore video (Abruzzo)
Il 26 settembre 2019 Vittorio Brumotti e la troupe di Striscia la Notizia sono stati aggrediti nel quartiere Rancitelli di Pescara durante la realizzazione di un servizio sullo spaccio di droga. Ad avere la peggio, questa volta, è stato il collaboratore Vincenzo Rubano, giornalista professionista, preso a calci durante l’aggressione. Rubano, che ha fatto ricorso alle cure mediche dell’ospedale di Pescara, ha riportato 15 giorni di prognosi. Il video dell’aggressione è andato in onda il 30 settembre 2019, durante la puntata di Striscia la Notizia.
In quello stesso quartiere, nel febbraio 2019, era stato aggredito il giornalista Daniele Piervincenzi.
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Don Davide Imeneo (Calabria)
Nei primi giorni di agosto 2019, il giornalista don Davide Imeneo, sacerdote e direttore de L’Avvenire di Calabria, ha ricevuto una lettera di minacce: “Tua madre doveva abortirti, ti abortiremo noi prete di merda”. Don Davide ha trovato la lettera nella cassetta della posta della redazione, a Reggio Calabria. Era scritta al Pc e firmata “riscossa Arcobaleno”. L’episodio è stato denunciato alla Questura di Reggio. Il 3 agosto la notizia è stata resa pubblica.
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Sandro Ruotolo (Campania)
La scorta del giornalista Sandro Ruotolo, presidente dell’Unione cronisti della Campania, e collaboratore di Fanpage, è stata rafforzata dopo le ultime minacce su cui sta indagando la magistratura. Il profilo di rischio del giornalista è ora considerato più elevato. Un notevole cambiamento se si spensa che a febbraio del 2019 gli era stata preannunciata la sospensione del servizio di scorta come conseguenza di una situazione di rischio ritenuta meno grave.
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Giovanni Taormina (Friuli Venezia Giulia)
Il 29 agosto 2019, a Udine, il giornalista Giovanni Taormina della redazione del Tgr Rai regionale del Friuli Venezia Giulia, ha trovato tre proiettili all’interno della propria auto. Le portiere erano ben chiuse, come le aveva lasciate. Non c’erano segni di scasso. I proiettili erano poggiati su un sedile. L’auto era parcheggiata in strada, davanti alla sua abitazione.
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Paolo Berizzi (Lazio)
La sera del 19 settembre 2019 è stato esposto davanti allo Stadio Olimpico di Roma, poco prima della partita Roma-Istanbul Basaksehir, uno striscione firmato Fedayn contro il giornalista di Repubblica Paolo Berizzi. Nello striscione del gruppo ultras della Roma si legge “Dal 1972 Ultras per passione non per professione. Berizzi studia, povero coglione!”.
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Sandra Amurri (Lazio)
La Corte di Appello di Roma ha condannato l’ex ministro Calogero Mannino al risarcimento dei danni in favore di Sandra Amurri, giornalista del Fatto Quotidiano, liquidati in 30 mila euro, oltreché alla rifusione delle spese del doppio grado di giudizio.
L’ex ministro aveva usato parole ingiuriose nei confronti della giornalista dopo la pubblicazione, avvenuta nel marzo del 2012, di un suo articolo nel quale raccontava il contenuto di una conversazione tra lo stesso Mannino e l’onorevole Giuseppe Gargani, da lei ascoltata casualmente all’esterno di una nota pasticceria del centro di Roma.
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Gad Lerner e Antonio Nasso (Lombardia)
Sabato 15 settembre 2019, durante il raduno della Lega a Pontida (BG), il giornalsita videomaker di Repubblica Antonio Naso è stato aggredito da un militante della Lega. Il giornalista è stato prima minacciato da alcuni militanti, poi un uomo ha sferrato un pugno alla telecamera.
Insulti, fischi e offese razziste anche per il giornalista Gad Lerner: “Ebreo, comunista, straccione, tornatene a casa”, gli hanno gridato contro i militanti del Carroccio
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Francesco Pittò (Puglia)
Il 7 settembre 2019 il cronista Francesco Pittò, collaboratore di TerlizziViva, è stato aggredito dai familiari di una signora defunta. “Dammi il numero del direttore oppure digli di togliere l’articolo”. E poi una serie di insulti e minacce, fino alla frase “Ti taglio la testa”, con il tentativo – riuscito – di strappargli il cellulare dalle mani.
Pittò, il 6 settembre 2019, è stato contattato dai parenti della signora, le cui esequie erano state celebrate il giorno prima a Terlizzi (Bari) e durante le quali si era verificata una rissa tra parenti, tanto che era stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine. TerlizziViva, la sera del 5 settembre, ne aveva dato notizia con un articolo non firmato.
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Arcangelo Santamaria (Sicilia)
Il 5 agosto 2019, l’amministrazione comunale di Valguarnera Caropepe (EN) ha deliberato di proporre una querela per diffamazione nei confronti del giornalista, Arcangelo Santamaria, collaboratore della testata La Sicilia, per un articolo del 9 giugno 2019, nel quale Santamaria avrebbe leso l’onore, il decoro e la reputazione del comune di Valguarnera Caropepe. Nella delibera non si scrive mai esplicitamente il nome di Santamaria, ma si cita l’articolo scritto dal giornalista e si fa riferimento “all’autore” del testo. Il 28 agosto il sindaco Francesca Draià ha dato mandato all’avvocato. La querela, da quanto si legge nella delibera, dovrebbe essere rivolta soltanto al giornalista, che al momento non ha ricevuto nessuna notifica e precisa a Ossigeno di non aver mai ricevuto richiesta di rettifica.
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Egidio Morici (Sicilia)
Il 12 marzo 2019, Felice Errante, ex sindaco di Castelvetrano (Trapani), tramite il suo avvocato ha inviato una diffida al giornalista Egidio Morici, collaboratore del sito Tp24 e gestore del blog Castelvetrano 500 firme annunciando che chiederà i danni al giornalista. Errante accusa il giornalista di condurre una campagna di stampa contro di lui per delegittimarlo.
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