Giornalisti minacciati. Confermato il diritto di Ossigeno di costituirsi parte civile
L’Osservatorio tutela la libertà di informazione e il diritto alla sicurezza come un diritto proprio assistendo migliaia di giornalisti che hanno subito violenze, minacce e intimidazioni
OSSIGENO 26 marzo 2021 – E’ grande la nostra soddisfazione per aver visto accolta, dopo un accesso contraddittorio e varie memorie difensive depositate agli atti, la Costituzione di Parte Civile di Ossigeno nel processo in corso a Lecce per le gravi offese subite per le sue inchieste dalla giornalista e Direttrice della Testata “il Tacco d’Italia” Marilù Mastrogiovanni. (leggi i dettagli)
Le finalità costitutive e statutarie di OSSIGENO nascono essenzialmente dalla piena consapevolezza che difendere la libertà di stampa, d’informazione e il diritto di cronaca e critica, nei limiti e nel rispetto delle norme deontologiche, significa garantire pluralità degli organi di informazione, accesso alle fonti delle notizie e il diritto del cittadino di manifestare il proprio pensiero e di essere informato, in applicazione della Carta Costituzionale e nel rispetto dei diritti inviolabili della persona.
Pertanto, in conformità a quanto stabilito da plurime sentenze di legittimità (cfr. ex multis Cass., sez. Unite penali, sentenza 24.4.2014, dep. 18.9.2014, n. 38343), Ossigeno ha lamentato, in questa vicenda, la lesione a “un interesse proprio” (libertà di espressione e sicurezza dei giornalisti), in quanto tale interesse coincide con un diritto soggettivo costituzionalmente protetto che Ossigeno ha preso a cuore e ha assunto nello statuto a ragione stessa della propria esistenza e azione.
Ossigeno fino ad oggi ha certificato, con un metodo scientifico, la cui affidabilità è stata riconosciuta dalle Istituzioni italiane e internazionali, oltre 4000 casi di giornalisti vittime di violenza, minaccia o cause temerarie, ovvero l’intera gamma delle possibili interferenze indebite nel libero esercizio della professione giornalistica.
Nei casi di maggiore gravità – come è sicuramente il caso della giornalista Mastrogiovanni – è quindi non solo importante ma ineludibile un ingresso processuale da parte delle Associazioni più rappresentative di settori esposti della società civile, come nel caso di Ossigeno, per l’importante significato sociale che deriva dal solo fatto di sostenere le ragioni della vittima del reato, mediante la prospettazione all’Autorità Giudiziaria di lesioni di interessi giuridici collettivi, presi a cuore dal sodalizio.
Avv. Andrea Di Pietro, coordinatore dell’Ufficio di Assistenza Legale di Ossigeno
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