Giornalisti minacciati. Altri 16 accertati da Ossigeno
Fra il 29 maggio e il 17 giugno 2019 in Lazio, Sicilia e Veneto. Leggi i nomi dei cronisti presi di mira e i dettagli di ciascun episodio.
“Ossigeno per l’Informazione” ritiene che gli episodi di seguito descritti rappresentino ingiustificabili violazioni della libertà di espressione e di stampa. I nomi di questi 16 giornalisti e operatori dei media colpiti direttamente sono stati aggiunti alla Tabella dei nomi delle vittime di attacchi ingiustificabili: Francesco Vasta, Paolo Borrometi, Gaetano Scariolo (Sicilia), Carlo Bonini, Marco Mensurati, Fabio Tonacci, Alessandro Austini; Antonella Napoli (Lazio), Redazione EstremeConseguenze (Veneto), Fabio Sasso (Campania), Simone Spiga (Sardegna), Tizana Ciavardini (Abruzzo).
Francesco Vasta (Sicilia)
A un anno di distanza dalla pubblicazione di un articolo nel quale aveva segnalato gli elementi di un denuncia per irregolarità nella selezione dei candidati al concorso per guide vulcanologiche dell’Etna, il giornalista Francesco Vasta di Meridionews ha scoperto che qualcuno, a causa di quell’articolo, aveva progettato di “aspettarlo sotto casa per aggredirlo”.
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Carlo Bonini, Marco Mensurati, Fabio Tonacci, Alessandro Austini (Lazio)
Sui muri di Roma il 29 e il 30 maggio 2019 sono apparse alcune scritte intimidatorie contro i giornalisti Carlo Bonini e Marco Mensurati di Repubblica e Alessandro Austini de Il Tempo. Una scritta definisce Bonini “infame e bugiardo”. Un’altra minaccia i tre giornalisti con queste parole: “Chi tocca l’A.S. Roma muore!”. Anche il collega Fabio Tonacci che ha raccontato l’episodio su Repubblica ha ricevuto intimidazioni.
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Antonella Napoli (Lazio)
Il 31 maggio, presso la sede della Fnsi di Roma, è arrivata una lettera destinata alla giornalista freelance Antonella Napoli, fondatrice e presidente dell’associazione Italians for Darfur, e direttrice della rivista “Focus on Africa”. Nella busta era contenuto un foglio A4 con questa scritta in stampatello maiuscolo: “Continui a scrivere falsità sul Sudan pensando di essere al sicuro ma Fratelli musulmani sudanesi sono anche in Italia e ti conoscono bene. Stai attenta perché la prossima volta non ci limiteremo a una lettera”.
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Gaetano Scariolo (Sicilia)
Poco dopo la mezzanotte del 9 maggio 2019, persone ignote hanno dato fuoco all’automobile, una Ford Fiesta parcheggiata in strada nei pressi della sua abitazione, del giornalista Gaetano Scariolo, cronista di nera e giudiziaria, corrispondente dell’agenzia di stampa Agi e collaboratore del Giornale di Sicilia.
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Redazione EstremeConseguenze (Veneto)
Una busta contenente proiettili è stata recapitata alla redazione di Estreme Conseguenze a Verona. Ne ha dato notizia il 5 giugno 2019, con un editoriale, il direttore, il giornalista William Beccaro. L’intimidazione è stata denunciata alle forze dell’ordine. Solidarietà alla redazione dalle associazioni di categoria.
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Paolo Borrometi (Sicilia)
Il 17 aprile 2019 il giornalista Paolo Borrometi, direttore del notiziario online La Spia, è stato minacciato di morte e insultato su Facebook da parenti di Mario Campailla di Comiso (Ragusa), più volte giudicato per reati di mafia, appena deceduto in un incidente stradale.
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Fabio Sasso (Campania)
Il 31 maggio 2019, ad Aversa (Caserta), in attesa che cominciasse un comizio del ministro Matteo Salvini, il fotoreporter Fabio Sasso è stato fermato dalla polizia, minacciato di arresto e costretto a cancellare le foto scattate. Il motivo è ignoto, hanno precisato la Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi) e il Sugc, il sindacato unitario dei giornalisti della campania, che – in una nota congiunta – hanno reso noto l’accaduto definendolo un episodio di abuso da parte delle forze dell’ordine.
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Simone Spiga (Sardegna)
Il 24 maggio 2019, in occasione della manifestazione con cui concludeva la campagna elettorale per le elezioni europee a Cagliari, il candidato Salvatore Cicu (Forza Italia) ha insultato il giornalista Simone Spiga, direttore del quotidiano online Cagliari Pad. Cicu, che poi è risultato eletto al Parlamento europeo, ha reagito quando il giornalista gli ha chiesto conto del parere negativo della Commissione Antimafia, che lo aveva inserito tra gli “impresentabili”. “Io sono impresentabile e tu se i un cog…”, gli ha risposto Cicu. Poi, in maniera brusca e offensiva, ha detto a Spiga di “togliersi di mezzo” e ha cercato di strappargli la telecamera dalle mani.
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Tiziana Ciavardini (Abruzzo)
“Stai attenta, non sono affari tuoi”; poi un’espressione ingiuriosa in iraniano: è stato questo il commento che l’ex responsabile della comunicazione dell’Ambasciata iraniana a Roma ha postato, il 6 giugno 2019, sulla pagina Fb della giornalista Tiziana Ciavardini, collaboratrice del Fatto Quotidiano dopo che la cronista aveva pubblicato durante il festival #Controsenso a Tagliacozzo (L’Aquila) una sua foto con in mano l’immagine di Nasrin Sotoudeh, l’avvocatessa iraniana finita in carcere, condannata a 148 frustate e 38 anni di carcere per aver difeso i diritti delle donne.
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