Giornalisti. Le 123 intimidazioni rilevate da Ossigeno in Italia nei primi 3 mesi del 2020
Questi episodi di violenza e abuso configurano anche una violazione del diritto all’informazione – Nomi e dettagli degli episodi accertati con il Metodo Ossigeno e di quelli “probabili”- Cosa hanno segnalato altri centri di osservazione
Nei primi 91 giorni del 2020, dal 1 gennaio al 31 marzo, Ossigeno per l’Informazione ha rilevato direttamente e ha segnalato pubblicamente 123 intimidazioni e minacce rivolte in Italia contro giornalisti, blogger e altri operatori dell’Informazione. Ognuno di questi episodi costituisce una violazione del diritto al’informazione previsto dall’Articolo 10 della Convenzione Europea per i Diritti Umani. Ossigeno ha perciò promosso la solidarietà nei loro confronti e ha riferito in dettaglio ciascuna vicenda, nell’imminenza dei fatti. A questo scopo ha prodotto e diffuso 153 articoli originali (87 in italiano e 66 in inglese), pubblicati sul sito ossigeno.info e diffusi con 5 newsletter in italiano e 4 in inglese e 218 post sui social network.
Per 77 di questi 123 episodi, l’Osservatorio ha verificato e certificato rigorosamente i fatti. Invece per gli altri 46 episodi si è dovuto fermare alla fase dell’esame preliminare, dal quale risulta “probabile” che ciascuno di essi costituisca un’analoga grave violazione. Perciò questi 46 nomi sono stati segnalati pubblicamente, in modo distinto dagli altri, con l’invito a verificarne e accertarne la fondatezza e a fornire l’assistenza dovuta.
Il Contatore delle minacce di Ossigeno, che tiene conto soltanto del numero dei giornalisti minacciati di cui l’Osservatorio ha rigorosamente accertato la fondatezza e che viene azzerato il 31 dicembre di ogni anno, al 31 marzo 2020 ha segnato dunque 77. I nomi di questi 77 giornalisti e blogger sono stati aggiunti alla Tabella dei nomi di Ossigeno (vedi).
LE VIOLAZIONI IN ITALIA SEGNALATE DA ALTRE FONTI –
Nello stesso periodo sono stati segnalati:
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- dalla Piattaforma del Consiglio d’Europa 2 casi: Gennaro Del Giudice e Carlo Verdelli
- da ECPMF Mapping Media Freedom 3 casi: Carlo Verdelli, 1 fotoreporter di Torino, 1 giornalista e un fotoreporter di Livorno
Di seguito una sintesi dettagliata delle minacce rilevate da Ossigeno per l’informazione dal 1 gennaio al 31 marzo 2020
= Le 77 intimidazioni accertate. Nomi e dettagli
Ne sono vittima: Fotografo e collaboratore Il Tirreno; Antonio Passanese (Toscana), Marco Pasqua; Giovanni Tizian, Stefano Vergine, Andrea Palladino, Marco Damilano; Clemente Pistilli; Daniele Camilli; Eugenio Scalfari, Carlo Verdelli (x2); Marco Damilano, Giovanni Tizian, Gloria Riva, Stefano Vergine, Leonardo Sisti, Paolo Biondani; Paolo Berizzi; Wendy Elliot, videomaker (Lazio), Mimmo Rubio (x2); Gennaro Del Giudice; Redazione Metropolis; Francesca Piccolo; Giancarlo Izzo; Pierpaolo Petino e Alessandro Carlos Jovane; Stefano Andreone (Campania), Alessio Lasta, collaboratore e redazione Piazzapulita; Luca Muzzioli (Emilia Romagna), Silvio Breci (Sicilia), Francesco Vivenza; Fotografo Reporters (Piemonte), Sebastiano Vernazza e Mirko Graziano; Vittorio Brumotti, Vincenzo Rubano, cameraman (Lombardia), Giuseppe Bommarito e editore (Marche), Marco De Marco, Nazareno Dinoi, Valentina Marzo, Gianmarco Di Napoli, Roberta Grassi, Giuseppe De Tommaso; Renato Piccoli, Francesco Lorusso; Massimiliano Scagliarini, Giuseppe de Tommaso, Giuliano Foschini ed Ezio Mauro; Anna De Feo, Orazio Corbaccio; Marcello Orlandini (Puglia), Eugenia Fiore, 3 operatori; Klaus Davi (Calabria), Claudia Cernigoi (Friuli Venezia Giulia).
= Le 46 intimidazioni ritenute molto probabili
Nei confronti di giornalisti e blogger in 25 episodi di violazione della libertà di stampa e di ostacolato accesso all’informazione. Leggi i loro nomi
DB
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