Forse non siamo sotto inchiesta. Il Comune querela
A Tagliacozzo stanziati 4mila € per pagare un legale. Tre quotidiani avevano riferito una visita dei carabinieri per acquisire atti
Probabilmente non c’è nessuna indagine sul mio Comune, ha dichiarato il sindaco di Tagliacozzo, annunciando iniziative legali di rivalsa nei confronti dei tre giornali che avevano dato notizia di una presunta inchiesta giudiziaria su un appalto per la realizzazione di un campus scolastico. E la giunta del comune in provincia dell’Aquila, l’8 gennaio 2019, ha approvato una delibera con la quale autorizza il sindaco a “conferire specifica procura finalizzata a intraprendere azioni legali a tutela dell’immagine dell’amministrazione e della struttura burocratica dell’Ente”. La Fnsi, il sindacato e l’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo hanno espresso solidarietà e sostegno ai giornalisti contro l’iniziativa del sindaco che definiscono “un grave atto intimidatorio”.
L’importo stanziato dal Comune per affidare l’incarico a un avvocato è di circa quattromila euro. L’Ente ritiene lesivi della sua immagine gli articoli pubblicati sulle testate Il Cento, Terre Marsicane e Marsicalive, a partire dal 27 dicembre 2018, relativi a una presunta indagine della Procura di Avezzano sull’appalto della progetto di realizzazione di un campus scolastico.
Gli autori degli articoli avevano riferito che i carabinieri si erano recati negli uffici comunali di Tagliacozzo e avevano acquisito degli atti.
Il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, il 28 dicembre, sulla sua pagina Facebook, ha definito la notizia una “fake news. È molto probabile – ha scritto – che l’acquisizione delle citate documentazioni riguardi altre inchieste estranee al Comune di Tagliacozzo”.
RDM
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