Foligno. Lettera con calendario del Duce a giornalista antifascista
Roberto Testa aveva postato sui social un ricordo del padre deportato. Interrogazione parlamentare PD sull’episodio, su cui indaga la procura di Spoleto. Solidarietà da Anpi, Odg e Assostampa umbre
OSSIGENO 14 dicembre 2022 – Una busta anonima contenente un cappio nero, un calendario con effigie di Benito Mussolini e un foglio con scritte minacciose in caratteri gotici, è stata recapitata per posta il 14 novembre 2022 al giornalista Roberto Testa, di Foligno (Perugia), in passato corrispondente di ‘Paese Sera’ e ‘l’Unità’.
La lettera è stata inviata per raccomandata indicando un mittente falso. Sul foglio si legge: “Io invece ho il fez e la camicia nera di papà” (leggi). Quattro giorni prima, il 10 novembre, Roberto Testa in occasione del suo 76esimo compleanno, aveva pubblicato su Facebook un ricordo del padre antifascista, andato in guerra e rinchiuso in un campo di concentramento, dove aveva sperimentato gli orrori e la barbarie del nazifascismo (guarda).
Roberto Testa ha fatto denuncia al Commissariato di polizia di Foligno e la Procura di Spoleto ha avviato un’indagine, coperta da segreto istruttorio. Ad assisterlo l’avvocato Stefano Mingarelli, presidente dell’Anpi di Foligno, che ha annunciato che l’associazione si adopererà in tutte le sedi giudiziarie accanto al giornalista per perseguire l’autore della lettera, una volta che sarà stato individuato. Per l’avvocato la pubblicazione di un calendario che effigia Mussolini costituisce apologia di fascismo, e ha chiesto il suo sequestro e un procedimento penale anche a carico dell’autore e dell’editore che lo ha stampato. Sul caso è stata promossa un’interrogazione parlamentare da Walter Verini del PD, e solidarietà è arrivata al giornalista dall’Odg e dall’Assostampa umbre.
IL COMMENTO – “Sono da sempre orgogliosamente antifascista, come la mia famiglia – dice a Ossigeno Roberto Testa. I caratteri runici con cui è stato vergato il foglio sono quelli tipici della Wehrmacht. Abito a S. Eraclio, frazione di Foligno, dove la violenza nazifascista ha fatto 25 vittime, giovani antifascisti e partigiani catturati, deportati o fucilati. Questa è storia, le strade del paese portano i loro nomi, nessuno li ha dimenticati. Posso solo commiserare chi ha mandato questa lettera, perché è uno sfregio alla memoria da parte di qualcuno che non conosce la Storia, non sa che la libertà di cui oggi gode anche lui, la deve al sacrificio dei partigiani. Queste persone vagheggiano un ‘fascismo 2.0’, ma non capiscono che la società sana metterà in campo una forte ‘resistenza 2.0’”, conclude Roberto Testa.
SOLIDARIETA’ – Il giornalista ha avuto molte dimostrazioni di solidarietà, cui si associa Ossigeno per l’informazione. I rigurgiti di certi fenomeni e ideologie condannati dalla storia trovano ancora spazio e seguaci, e vanno attentamente monitorati per isolarli ed evitare la loro degenerazione violenta e antidemocratica. LT
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