Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Violazioni verificate

Firenze. un giornalista picchiato da un rider

Antonio Passanese (Corriere Fiorentino) stava realizzando un servizio sul rispetto delle norme per il contenimento del Coronavirus. Ha denunciato l’aggressore

Il giornalista del Corriere Fiorentino Antonio Passanese è stato aggredito a Firenze, il 31 marzo 2020, da un rider, un fattorino in bicicletta impeganto a consegnare dei prodotti a domicilio. Il giornalista è stato soccorso da due passanti e subito dopo da una pattuglia di carabinieri che sorvegliava la zona e ha identificato l’aggressore. L’aggredito è stato medicato al pronto soccorso dove è stata accertata la frattura di un dito, guaribile in 25 giorni.

IL FATTO – Antonio Passanese era in giro a piedi per la città per incarico del suo giornale per informare i lettori su come i cittadini stavano rispettando le drastiche misure di limitazione degli spostamenti imposte dal governo per far fronte all’emergenza Coronavirus. Prendeva nota di assembramenti di persone, degli eserciizi comemrciali aperti e del flusso dei clienti. Quando lo ha visto intento in questa attività, il fattorino in bicicletta ha cominciato ha inveire contro di lui, insultandolo. Il giornalista ha risposto qualificandosi e spiegandogli che anche lui stava facendo il suo lavoro. Ma il rider non ha sentito ragioni. “Quando gli ho mostrato il mio tesserino – ha raccontato Antonio Pèassanese – la situazione è precipitata. Lo ha lanciato in aria e poi, lasciata la bicicletta, è corso verso di me e mi ha riempito di botte fino a rompermi un dito”.

Il giornalista ha denunciato l’aggressore e ha dichiarato: “Non conosco questa persona, non l’avevo mai visto prima quest’uomo e non mi spiego la ferocia del suo attacco”.

SOLIDARIETA’ – Al giornalista è stata espressa solidarietà da parte dell’Associazione Stampa Toscana e dell’Ordine della Toscana; solidarietà anche dal sindaco Dario Nardella, dal presidente della Toscana Enrico Rossi e da vari esponenti politici. Sono intervenuti per esprimere rammarico per quanto accaduto anche i rappresentanti sindacali di Deliveroo, la società per la quale il rider stava lavorando.

RDM

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