Faenza. Il Tribunale ha prosciolto la blogger querelata dal comandante dei vigili
Il querelante non si è presentato – Linda Maggiori: ma il caso non è chiuso – Lo Sportello Legale di Ossigeno ha sostenuto le spese di difesa
OSSIGENO 3 aprile 2025 – Linda Maggiori, la blogger e attivista di Faenza (Ravenna) querelata per diffamazione, a febbraio 2023, dal comandante della polizia locale, Vasco Talenti, è stata prosciolta lunedì 31 marzo 2025 dalla Giudice del Tribunale di Ravenna, che ha deciso il “non luogo a procedere” e la chiusura del caso poiché il querelante non si è presentato in Giudizio.
La blogger deve ora fronteggiare altre tre querele promosse da allevatori, cooperative edili, politici e architetti. Per una di esse, la pm ha già chiesto l’archiviazione. Le altre sono ancora nella fase iniziale. In questo procedimento Linda Maggiori è stata sostenuta dallo Sportello Legale di Ossigeno, che ha coperto le spese e ha affidato la sua difesa all’avvocato Andrea Di Pietro.
“Provo molto sollievo per la chiusura di questo processo, ma la vicenda non è veramente chiusa, almeno per l’ambiente”, ha commentato la blogger, ringraziando Ossigeno.
L’AVVOCATO Di Pietro ha affermato: “In casi come questo la sentenza di proscioglimento non basta a ripagare l’imputato, che ha subito una querela non solo infondata, ma nemmeno coltivata in giudizio, lasciata cadere come se si fosse trattato di uno scherzo. Oltre alla naturale e ovvia soddisfazione per l’esito favorevole del processo – ha aggiunto il legale – resta l’amarezza per un sistema giuridico che senza volerlo crea talvolta dei paradossi. Nel caso di Linda Maggiori, se non fosse intervenuto lo Sportello Legale di Ossigeno, lei avrebbe dovuto farsi carico delle ingenti spese legali connesse alla sua difesa dall’accusa di diffamazione rivoltale da chi, dopo averla querelata, non si è presentato al processo”.
LA VICENDA – Nella pagina del suo blog Faenza Eco-logica Linda Maggiori a febbraio 2023 aveva sollevato il caso di un terreno situato in via Granarolo 213, confiscato alla mafia, passato nel 2012 sotto la giurisdizione dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati e sequestrati alla criminalità (Anbsc), sul quale erano state ammassate tonnellate di macerie e rifiuti edili e anche due carcasse di autotreni TIR (tuttora presenti). Il 24 gennaio 2023 il Consiglio comunale aveva approvato una mozione per acquisire quel terreno e destinarlo a orti sociali, dopo le analisi su una possibile contaminazione del terreno. Dalla pagina di Faenza Eco-logica, la blogger chiese come mai un terreno sotto confisca, secondo il RUE destinato a uso agricolo, non configurato come discarica, era stato usato (proprio mentre era confiscato) come discarica abusiva senza suscitare interventi delle forze dell’ordine. Poi la confisca del terreno era stata revocata dalla procura di Catania “per documenti mai resi noti prima” e la costruzione (che era stata definita abusiva e non sanabile da assessori e uffici tecnici) era stata “miracolosamente” riconosciuta come già sanata, mentre Le macerie e i TIR erano rimasti in uno stato di degrado assoluto.
IL COMMENTO DI LINDA MAGGIORI – “Ringrazio il mio avvocato e Ossigeno per l’Informazione, associazione dedita a sostenere la libertà di stampa. Provo molto sollievo per la chiusura di questo processo, ma la vicenda che non è veramente chiusa per quanto riguarda i problemi dell’ambiente perché – sottolinea Linda Maggiori- i cumuli di rifiuti sono ancora lì. Il terreno è rialzato di almeno un metro e mezzo per le macerie buttate. Le analisi compiute da ditte commissionate dal comune (a noi non note) hanno definito i rifiuti non pericolosi, anche se il Comune non ci ha mai mostrato i referti. Ad ogni modo, anche se non sono rifiuti pericolosi, non è lecito sversare rifiuti edili (rifiuti speciali) su un terreno non autorizzato a discarica, è reato soprattutto se avviene in gran quantità e in modo organizzato come in questo caso. Come è potuto succedere? Dopo i miei esposti sono partite indagini per capire chi sono i responsabili? Per le autorità è normale che quei rifiuti verranno lasciati lì, in eredità a chi verrà dopo? I cittadini aspettano una risposta, ma dal 2023 nessuno ha mai fatto chiarezza, sono arrivate solo querele temerarie a chi faceva domande”.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!