Rapporto Ossigeno2024/ 3a parte. Le SLAPP in Italia contro 290 giornalisti nel 2022-2024

Chi sono. Promosso da istituzioni pubbliche oltre il 40% delle azioni legali che secondo i criteri dell’UE hanno ostacolato la partecipazione pubblica

OSSIGENO 20 marzo 2025 – Che cos’è uno schiaffo lo sanno tutti e i dizionari ne danno una definizione precisa: è l’atto di violenza contenuta con cui una persona con la sua mano colpisce un’altra persona con l’intenzione di punirla per qualcosa che considera sbagliato e dannoso per lui. Da qualche anno significa anche altro.

Nel mondo anglosassone SLAPPS (la traduzione inglese di SCHIAFFI) indica anche un fenomeno sociale complesso che Ossigeno documenta: quello delle querele pretestuose, cioè delle azioni legali promosse strumentalmente, abusando del sistema giudiziario, per colpire e mettere in difficoltà giornalisti blogger attivisti e altre persone che legittimamente diffondono informazioni e opinioni non  sgradite da chi promuove queste azioni giudiziarie. Dire querele pretestuose, come vedete, non basta, non spiega bene di cosa, bisogna aggiungere ogni volta quel cioè, e ulteriori frasi descrittive e varie precisazioni, mai abbastanza esaurienti. 

E’ stato geniale chiamare ‘SLAPPS’ questo fenomeno e trasformare la parola in un acronimo così significativo che dice tutto: Strategic Lawsuites Against Public Partecipation (Liti Strategiche Contro la Partecipazione Pubblica). Questa definizione fa capire subito di cosa si parla: dei casi in cui qualcuno piega a proprio vantaggio la facoltà di promuovere un’azione legale per ottenere una limitazione dei diritti di un altro, qualcosa che nessuno dovrebbe mai pretendere, tantomeno in nome della giustizia e attraverso il sistema giudiziario.

L’acronimo SLAPPS non fa esplicito riferimento ai giornalisti. Anche così fa capire che queste azioni legali punitive possono essere usate da qualcuno non soltanto contro i giornalisti, ma contro chiunque che  manifestando il proprio pensiero o diffondendo informazioni di interesse pubblico a suo avviso danneggia la sua immagine o suoi interessi personali. 

Per questo ragioni Ossigeno userà correntemente il termine Schiaffi per indicare il fenomeno delle querele e delle citazioni giudiziarie pretestuose, anche se nella terminologia anglosassone SLAPPS indica soltanto le cause civili pretestuose.

Dare un nome appropriato e significativo ai fenomeni sociali ricorrenti è necessario per per sottoporle all’attenzione pubblica e promuoverne la conoscenza. Un nome appropriato aiuta a parlarne. Fa risparmiare giri di parole. Evita fraintendimenti.  Sintonizzare l’attenzione degli interlocutori. Fa scoprire la parte del problema che li coinvolge.  ‘Schiaffi’ fa capire che questo fenomeno è moderatamente violento, quindi ingiusto, e che queste azioni possono essere rivolte contro ognuno di noi, in quanto persone che facciamo parte della comunità sociale, che possiamo essere colpiti con azioni legali studiate strategicamente per metterci in difficoltà, per punirci di una colpa inesistente: aver esercitato legittimamente il diritto di parlare e di far sapere quel che pensiamo su questioni di interesse pubblico.

LE SLAPP IN ITALIA

Negli ultimi tre anni, dal 2022 al 2024, l’Osservatorio Ossigeno per l’Informazione ha rilevato e accertato in Italia 132 episodi di intimidazione a danno di 290 giornalisti, blogger, difensori dei diritti umani, opinionisti, episodi che si possono considerare SLAPP, ossia cause legali strumentali per impedire o scoraggiare la partecipazione pubblica, secondo la definizione utilizzata nella Direttiva ANTI Slapp dell’UE 2024/1069 approvata per contrastarle. Vedi.

Oltre il 40% di queste azioni legali è stato promosso da soggetti o istituzioni pubblici. Nel triennio Ossigeno ha avuto notizia di numerosi altri episodi analoghi a quelli indicati in questo dossier ma non essendo stato in grado di verificarli e accertarli con la stessa accuratezza non li ha inseriti in questi conteggi. E’ però evidente che in Italia il fenomeno è più ampio di quello descritto da queste cifre.  

Nel 2022 le SLAPP sono state 52 a danno di 125 giornalisti, blogger, opinionisti e attivisti. Sono il 41 per cento di tutti gli episodi rilevati ed accertati dall’Osservatorio, che comprendono le intimidazioni eseguite con atti di violenza, vari illeciti, gravi discriminazioni e abusi non perseguibili.

Nel 2023 l’Osservatorio ha rilevato un andamento analogo all’anno precedente, con 46 SLAPP a danno di 108 giornalisti blogger, difensori dei diritti umani, opinionisti. Le SLAPP hanno costituito il 35 per cento di tutti gli episodi rilevati.

Nel 2024, le azioni legali eseguite per mettere a tacere chi fa libera informazione sono state 34 e hanno colpito 57 operatori dei media, il 22 per cento del totale delle vittime censite nell’anno.

Nei tre anni le SLAPP più frequenti sono state le querele pretestuose e le cause civili pretestuose promosse per ottenere un risarcimento di danni. Il 2024 comprende un caso che ha coinvolto 10 operatori dei media ai quali sono stati sequestrati documenti e strumenti di lavoro.

Questi dati mostrano che in Italia le SLAPP si manifestano con frequenza e in misura significativa. I casi mostrano che queste evidenti violazioni del diritto di informazione non sono contrastate come sarebbe necessario non sono percepite come attività scorrette con le quali si abusa della macchina della giustizia allo scopo di limitare la partecipazione alla vita pubblica e il libero esercizio di diritti fondamentali affermati dalle norme sullo stato di diritto, quali la libertà di espressione e il diritto di informazione.

L’effettiva dimensione del fenomeno delle intimidazioni ai giornalisti e, fra esse delle SLAPP, è certamente molto più ampia di quanto dicono le cifre qui citate. Ossigeno ha intravisto molte altre possibili SLAPP ma ha potuto documentare con rigore soltanto questa parte del fenomeno, poiché l’Osservatorio dispone di mezzi e risorse limitate.

Per indicare i casi di intimidazione riferibili alle SLAPP, Ossigeno ha consultato tutti gli episodi di intimidazione che ha censito negli ultimi tre anni: 197 censiti a danno di 254 operatori dei media nel 2024; 185 casi nei confronti di 500 persone nel 2023; 241 casi nei confronti di 721 vittime nel 2022. 

In questo rapporto Ossigeno ha inserito soltanto episodi che ha avuto la possibilità di accertare, documentare e classificare con certezza e che rientrano nelle seguenti tipologie di intimidazione per via legale definite dal Metodo di Monitoraggio di Ossigeno:

Il quadro dei principali promotori di SLAPP mostra un primato delle istituzioni pubbliche, una categoria che comprende sindaci, amministratori di enti e aziende locali:

Di seguito tutti gli episodi resi pubblici da Ossigeno:

A cura di Grazia Pia Attolini e Alberto Spampinato 

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