Diritto all’informazione: un viaggio attraverso le fonti nazionali e internazionali
Dall’intervento di Giuseppe F. Mennella al seminario dell’Università di Roma Tor Vergata in collaborazione con Ossigeno per l’Informazione Onlus e Ordine Giornalisti del Lazio su ‘Fake news e violazioni della libertà di stampa’ – Modulo I su ‘Le fonti tra diritto e deontologia’
Ossigeno 12 marzo 2021 – “Questa è una di quelle occasioni in cui l’accademia e il mondo del giornalismo, due mondi così diversi per età e generazione, si incontrano”. Giuseppe Federico Mennella, docente di Deontologia della professione giornalistica presso l’Università di Tor Vergata e segretario di Ossigeno per l’informazione, ha aperto così il suo intervento nel corso del primo appuntamento del seminario promosso dall’Università di Roma Tor Vergata (corso di laurea magistrale in scienze dell’informazione, della comunicazione e dell’editoria) in collaborazione con Ossigeno e l’Ordine Giornalisti del Lazio.
Mennella ha intrapreso “un viaggio attraverso le fonti nazionali, europee e internazionali, per arrivare a dimostrare che il vero titolare del diritto all’informazione è il cittadino”. Partendo dall’articolo 21 della Costituzione italiana ed esaminando poi l’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, il docente di Deontologia del giornalismo ha posto l’accento sui soggetti dei due articoli. In entrambi i casi, infatti, i testi si rivolgono “a tutti, ogni individuo. Vuol dire che si tratta di diritti di cui godiamo in quanto esseri umani”.
L’intervento si è concentrato poi sull’Articolo 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (1950) e la Corte europea dei diritti dell’uomo. “Le norme della Corte europea devono essere considerate interposte tra la Costituzione e le leggi ordinarie, quindi sono sovraordinate. L’unico limite che hanno è che non devono contraddire la Carta costituzionale”, ha spiegato il docente.
Dal quadro normativo esposto durante il seminario, emerge quindi che “il diritto all’informazione è protetto”. Ma per esercitarlo in maniera corretta, “è necessario che i giornalisti si impegnino a rispettare le indicazioni esposte nell’articolo della legge che ha istituito l’Ordine dei giornalisti, nel 1963”.
“La verità giornalistica è la corrispondenza tra i fatti accaduti e i fatti narrati – ha aggiunto Mennella – Questo vuol dire che il giornalista deve accertare che ciò che scrive è conforme alla realtà. Tutte questo – ha concluso il docente – vive nella pratica della professione e in tutti i cittadini che vogliono informarsi”.
CA
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