Querele. Maxi risarcimento a Real Madrid annullato da Corte Giustizia Europea
di Redazione WebUn giornalista di Le Monde era stato condannato in Spagna a pagare oltre 400 mila euro al Real Madrid e la giustizia francese ha invocato il diritto di informazione
OSSIGENO 4 novembre 2024 – (da Agenparl.eu) – Libertà di espressione: l’esecuzione di una sentenza che condanna un giornalista e un editore al pagamento di danni deve essere respinta se viola la libertà di stampa
Secondo la Corte di giustizia dell’Unione Europea, l’esecuzione di una sentenza che condanna un giornalista e un editore al pagamento di danni per diffamazione deve essere rifiutata qualora tale esecuzione violi la libertà di stampa. Questo principio si applica soprattutto quando l’importo dei danni è chiaramente sproporzionato rispetto all’offesa e potrebbe scoraggiare la stampa dello Stato membro richiesto dal trattare argomenti di interesse pubblico.
Secondo il diritto dell’Unione Europea, le decisioni giudiziarie emesse in uno Stato membro sono riconosciute negli altri Stati membri e possono essere eseguite una volta dichiarate esecutive su richiesta della parte interessata. Tuttavia, se una sentenza emessa in uno Stato membro condanna un giornale e uno dei suoi giornalisti per aver danneggiato la reputazione di un club sportivo, l’esecuzione di tale sentenza può essere rifiutata nello Stato membro richiesto, qualora comporti una chiara violazione della libertà di stampa. Ciò avviene, in particolare, se i danni sono sproporzionati rispetto alla lesione della reputazione e rischiano di avere un effetto deterrente sulla copertura mediatica futura di questioni simili.
Un caso emblematico riguarda il giornale francese Le Monde e uno dei suoi giornalisti, condannati in Spagna quasi dieci anni fa per un articolo del 2006 che collegava il Real Madrid Club de Fútbol a un noto scandalo di doping nel ciclismo. La giustizia spagnola ritenne l’articolo diffamatorio e lesivo della reputazione del club e di un membro del suo staff medico, condannando il giornale e il giornalista a pagare rispettivamente 390.000 euro al Real Madrid e 33.000 euro al membro dello staff.
Il Real Madrid ha richiesto l’esecuzione di questa decisione in Francia, ma nel 2020 la Corte d’Appello di Parigi ha respinto la richiesta, invocando la clausola dell’ordine pubblico. Secondo la corte francese, l’esecuzione della sentenza in Francia avrebbe un effetto dissuasivo sui giornalisti e sugli organi di stampa, violando così la libertà di stampa.
La Corte di Cassazione francese ha quindi sottoposto il caso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, chiedendo se una violazione della libertà di stampa possa giustificare il ricorso alla clausola dell’ordine pubblico.
La Corte di Giustizia ha stabilito che l’esecuzione di una sentenza che condanna un giornale e un giornalista per diffamazione deve essere rifiutata se comporta una violazione manifesta della libertà di stampa, come garantito dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Questa violazione rientra nella nozione di ordine pubblico dello Stato membro richiesto, costituendo una ragione eccezionale per il rifiuto dell’esecuzione.
La Corte ha precisato che le persone danneggiate da dichiarazioni diffamatorie devono avere il diritto di intraprendere un’azione legale per proteggere la propria reputazione. Tuttavia, qualsiasi sentenza che riconosca danni deve essere proporzionata alla lesione subita. La Corte ha ricordato che, secondo la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, un importo di risarcimento imprevedibile o eccessivamente elevato rispetto a casi simili di diffamazione, o una compensazione che superi il danno effettivamente subito, può avere un effetto deterrente sulla libertà di stampa.
Spetta al giudice nazionale valutare se i danni siano manifestamente sproporzionati rispetto all’offesa e se possano dissuadere i media da trattare temi di interesse pubblico in futuro. Se il giudice rileva una violazione manifesta della libertà di stampa, può limitare il rifiuto dell’esecuzione della sentenza alla parte dei danni ritenuta sproporzionata.
Nota: Il rinvio pregiudiziale consente ai giudici nazionali di chiedere alla Corte di Giustizia dell’UE chiarimenti sull’interpretazione del diritto dell’Unione in relazione a un caso nazionale. La decisione della Corte vincola tutte le altre giurisdizioni nazionali che si troveranno ad affrontare una questione simile.
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