Diffamazione. M.A.S. per difendere meglio la reputazione personale e la credibilità dei giornali
I Sistemi di Responsabilità dei Media (Media Accountability Systems) sono strumenti autogestiti da editori giornalisti e lettori. Funzionano in molti paesi
L’Italia, inondata ogni anno da migliaia di querele pretestuose e infondate e da lunghe cause per diffamazione attraverso le quali si cerca di restaurare la reputazione personale a suon di quattrini, potrebbe imparare molto dai paesi nei quali si ottengono risultati migliori e più efficaci con strumenti alternativi alla magistratura, meno costosi, più rapidi ed efficaci che non ingolfano la macchina della giustizia.
Questi strumenti alternativi si basano sull’autoregolazione delle parti in causa (editori, giornalisti, lettori-consumatori), sulla pubblicità dei giudizi adottati e sulla credibilità personale delle persone preposte al loro funzionamento.
Gli strumenti adoperati comprendono una serie di organismi e di regole che nel mondo anglosassone vanno sotto il nome di “M.A.S. – Media Accountability Systems”. (vedi)
I M.A.S. comprendono:
.1. il “Press Council” , strumenti non statali di autoregolazione che hanno il fine di rendere i media responsabili del loro operato difronte al pubblico. Sono di vario tipo, a seconda che ricevano o meno finanziamenti pubblici per il loro finanziamento. I più efficienti sono quelli che riuniscono rappresentanti di editori, giornalisti e consumatori e sono finanziati con risorse proprie da queste componenti. In Italia questi costi sarebbero ampiamente ripagati dal risparmio che deriverebbe per le spese legali sostenute per affrontare querele e cause per diffamazione. Infatti secondo le stime prudenziali di Ossigeno per l’Informazione in Italia si spendono ogni anno almeno 54 milioni di euro per i soli compensi ai difensori degli accusati di diffamazione a mezzo stampa. (Leggi il dossier Taci o ti querelo! sugli effetti della legge sulla diffamazione).
.2. l’ Ombudsman, il mediatore dei conflitti fra media e lettori, incarico affidato a personalità indipendenti di riconosciuto equilibrio morale
.3. il Codice di Condotta dei media, che prescrivono regole deontologiche per giornalisti ed editori.
Le esperienze più interessanti in questo campo sono quelle realizzate in particolare nei paesi del Nord Europa.
ASP
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