Désir (OSCE): Impuniti 85 per cento degli omicidi
Il Rappresentante per la libertà dei media denuncia gli attacchi politici contro la stampa: sono pericolosi e vanno fermati
Non può esserci alcuna tolleranza nei confronti di coloro che minacciano i giornalisti. Un attacco contro i giornalisti è un attacco contro i nostri stessi diritti di essere informati e di vivere in società libere. Gli attacchi politici contro la stampa sono pericolosi e vanno fermati. Proteggere i giornalisti è urgente.
Lo afferma Harlem Désir, Rappresentante per le libertà dei media presso l’OSCE in un video messaggio al convegno “Giornalisti aggrediti, colpevoli impuniti”, che si è svolto a Roma, a Palazzo Madama, per iniziativa di Ossigeno per l’Informazione e con il Patrocinio dell’UNESCO, per celebrare la Giornata Internazionale dell’ONU per mettere fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti (IDEI 2018).
“E’ vergognoso – ribadisce – che su 400 casi di giornalisti uccisi, dei quali 25 nelle regioni dell’OSCE, nell’85 per cento dei casi i responsabili non sono stati né arrestati né processati. L’impunità è quindi il secondo reato contro i giornalisti e un incoraggiamento intollerabile per un aumento delle aggressioni in futuro”.
Il rappresentante dell’OSCE , concludendo, ha espresso apprezzamento per il monitoraggio di Ossigeno per l’Informazione sulla libertà di stampa.
COA
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