Cosenza. Togli la foto del sindaco, e giù calci e pugni al cronista di Iacchite.com
Sullo sfondo, le condanne per corruzione giudiziaria a Catanzaro e le accuse al difensore di un boss
OSSIGENO 2 dicembre 2020 – Togli subito dal tuo sito quella foto, hanno ingiunto due uomini che l’8 settembre 2020, a Cosenza, hanno insultato e colpito con calci e pugni Michele Santagata, redattore di iacchite.com . I due sono stati identificati e, il 13 novembre, posti agli arresti domiciliari in seguito alle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. La foto da togliere era quella dell’avvocato Marcello Manna, sindaco di Rende (Cosenza).
Sullo sfondo della vicenda c’è il clamoroso processo per corruzione giudiziaria all’interno del Palazzo di Giustizia di Catanzaro per il quale è stato arrestato e condannato a 4 anni di reclusione un magistrato: l’ex presidente di sezione della Corte d’Appello, Marco Petrini, attualmente sospeso dalla magistratura e interdetto per 3 ani dai pubblici uffici.
Michele Santagata è stato aggredito mentre a Salerno era in corso il processo a Marco Petrini, dal quale è nato un altro filone d’inchiesta che vede indagato per la sua attività professionale l’avvocato Marcello Manna, difensore di un boss la cui assoluzione, secondo le dichiarazioni di Marco Petrini, sarebbe stata comprata. Il penalista-primo cittadino ha definito le indagini sul suo conto un “tentativo disperato per provare a mantenere in vita una ipotesi accusatoria inesistente” vedi . ASP
OSSIGENO 2 dicembre – servizio di Raffaella Della Morte – Sono due gli uomini che lo scorso 13 novembre 2020, su richiesta della Dda di Catanzaro, sono finiti ai domiciliari perché ritenuti responsabili di aver aggredito, lo scorso 8 settembre 2020 a Cosenza, Michele Santagata, cronista del quotidiano online Iacchité. Marco Lucanto e Antonio Procopio, rispettivamente di 30 e 33 anni entrambi di Casali del Manco (Cosenza), dovranno rispondere di tentata violenza privata e lesioni, aggravate dal metodo mafioso. Secondo l’accusa, come riferisce l’Ansa, l’intenzione dei due era proprio dissuadere la vittima dalla pubblicazione di notizie “su personaggi coinvolti in recenti vicende giudiziarie di ‘ndrangheta e corruzione”. Inoltre, si legge ancora nel lancio di agenzia, “i due avrebbero avuto il fine di agevolare il gruppo di ‘ndrangheta dei Lanzino-Patitucci”.
L’AGGRESSIONE – Michele Santagata era stato aggredito l’8 settembre 2020, nel primo pomeriggio, a pochi metri dalla redazione e davanti a testimoni. Calci, pugni e la richiesta di non occuparsi più dell’inchiesta Genesi, condotta dalla Dda di Salerno e relativa a un sistema corruttivo nelle aule del Tribunale di Catanzaro. In particolare, racconta Santagata a Ossigeno, i due chiedevano di togliere la foto dell’avvocato Marcello Manna, sindaco di Rende (Cosenza), citato negli articoli perché imputato, in un filone dell’inchiesta, per corruzione in atti giudiziari, insieme al giudice Marco Petrini. Quest’ultimo, ex Presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, condannato il 23 novembre 2020 a 4 anni e 4 mesi di reclusione per uno degli episodi di corruzione in cui è coinvolto, aveva confermato di aver preso soldi dall’avvocato Manna in due occasioni: per favorire l’esito del processo a Francesco Patitucci, esponente di spicco della cosca Lanzino-Ruà di Cosenza, dall’accusa di omicidio; e per annullare un sequestro, e la relativa confisca, nei confronti dell’imprenditore Antonio Ioele.
Per l’aggressione Santagata era stato medicato al pronto soccorso cittadino. Il cronista aveva presentato denuncia alla Questura di Cosenza, che ha aperto le indagini. Le forze dell’Ordine si sono avvalse anche delle telecamere di sorveglianza dei negozi della zona, che hanno contribuito ad individuare gli aggressori.
RDM
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