Corriere Umbria. Quei sassi non sono una bravata
Lo dice il direttore. Indaga la Digos. Da mesi il giornale dedicava più attenzione alla cronaca giudiziaria e alle infiltrazioni mafiose
Nella notte tra il 28 e il 29 luglio 2019 due uomini con il volto coperto da un casco integrale hanno preso a sassate la sede centrale del Corriere dell’Umbria a Perugia, danneggiandola e rompendo i vetri delle finestre. Sul posto è intervenuta la Polizia di Perugia.
Il direttore del Corriere dell’Umbria, il giornalista Davide Vecchi, ha riferito che “secondo gli agenti della Digos che hanno fatto i primi rilievi si tratta sicuramente di un atto intimidatorio legato a qualcosa che abbiamo scritto negli ultimi giorni”.
“All’inizio abbiamo pensato a una bravata. Poi – ha dichiarato Davide Vecchi a Ossigeno – dai filmati delle telecamere di video-sorveglianza abbiamo visto che in realtà erano persone ben organizzate. Sono arrivate nei pressi della redazione muniti di lastre di marmo e di granito. Mi stupiscono le modalità con le quali queste persone manifestano il loro risentimento per degli articoli”.
Vecchi è direttore del Corriere dell’Umbria da novembre 2018. Da allora ha potenziato le pagine di cronaca locale e giudiziaria. Il direttore ha spiegato che di recente i suoi redattori si sono occupati – tra le varie cose – delle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Umbria, pubblicando un’inchiesta fatta da Irpi; degli scontri della tifoseria locale; dell’arresto di un narcotrafficante italiano in Perù.
Hanno espresso solidarietà dal Corriere dell’Umbria: il presidente dell’Odg Carlo Verna, il presidente della Regione Umbria Fabio Paparelli, l’Assostampa Umbria, il sindaco di Perugia, Ossigeno per l’Informazione, rappresentanti nazionali e locali di vari schieramenti politici.
RDM
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