Claudia Marra: ho denunciato per dare esempio ai miei figli
La giornalista di Rai2 fu presa di mira con minacce e insulti sessisti perché aveva annullato un collegamento in diretta con “I Fatti Vostri” – Ha deposto in tribunale
OSSIGENO 14 ottobre 2022 – È ripreso il 6 ottobre, presso il Tribunale di Napoli, il processo contro le tre persone indagate per gli insulti sessisti e le minacce di morte rivolti nel febbraio 2018 alla giornalista Claudia Marra, inviata della trasmissione I Fatti Vostri di Rai2.
Nella prima udienza, a maggio 2022, la cronista era stata ammessa come parte civile insieme all’Unione Sindacale Giornalisti Rai (Usigrai) ed era stata stralciata la posizione dell’imputato di Capua, dichiarato irreperibile, e per il quale si tornerà in aula a febbraio 2023. Per l’imputato napoletano si procederà con le forme del rito abbreviato: la prossima udienza sarà il 3 novembre. È stato stabilito, invece, il dibattimento per l’imputato palermitano che si svolgerà il 17 novembre.
I FATTI – I reati contestati sono di minaccia e di diffamazione nella forma aggravata mediante social network. “Ti buttiamo l’acido in faccia”, aveva scritto uno di loro su Facebook. La cronista subì gli attacchi per un servizio sulla scomparsa di tre napoletani in Messico; decise di annullare il collegamento perché poco prima dell’intervista uno dei familiari si era rifiutato di rispettare la scaletta concordata. Questi manifestò il suo disappunto pubblicando sui social un video al quale seguirono commenti offensivi e intimidatori, anche nella forma di messaggi privati, contro la cronista della RAI. Lei denunciò le minacce e la Questura di Napoli le assegnò un servizio di “vigilanza generica riservata”. (leggi)
LA GIORNALISTA – Ascoltata in aula come testimone. Claudia Marra ha sottolineato che oltre a essere una giornalista è la madre di due adolescenti. “Quando si pensa ad una giornalista si ha l’idea di una donna coraggiosa. Ma noi siamo innanzitutto mamme, e anche giornaliste che caparbiamente si occupano di cronaca”, ribadisce a Ossigeno ricordando: “Quando sono arrivate quelle minacce i miei figli erano a scuola e le hanno viste. Si sono molto turbati e mi hanno chiamata. Quando ho raccontato loro quel che mi era successo e la conseguente decisione di denunciare, mi hanno idealizzata come una mamma eroina. Ma io non credo di esserlo. Ho fatto quello che era giusto fare, come cittadina e come genitore per insegnare ai miei figli i valori in cui credo”.
SUPPORTO – Ossigeno ha inserito il nome di Claudia Marra nella tabella dei giornalisti minacciati nel 2018 (vedi) e segue con particolare attenzione il suo caso in quanto gli avvertimenti rivolti alla cronista sono aggravati sia dalla diffusione su una piattaforma social che dalla violenza di genere. Per questo l’Osservatorio, che aveva già espresso solidarietà, incoraggia la cronista a perseguire l’azione giudiziaria perché le minacce che hanno anche una componente sessista non rimangano mai impunite. GPA
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