Caserta. Dialogo Questore-cronisti dopo l’incidente
Un incontro dopo l’intimazione al fotoreporter Fabio Sasso a cancellare le foto fatte prima di un comizio di Salvini ad Aversa
Una maggiore collaborazione tra forze dell’ordine e giornalisti per facilitare lo svolgimento di entrambe le professioni e, presto, un evento con la partecipazione dei vertici delle due categorie per siglare una carta di intenti comuni. E’ l’impegno che il 6 giugno 2019 il questore di Caserta, Antonio Borrelli ha preso incontrando
una delegazione del Sugc, il sindacato unitario giornalisti della Campania. L’incontro ha fatto seguito all’intimidazione subita ad Aversa (CE) il 31 maggio dal fotoreporter Fabio Sasso, fermato dalla polizia, minacciato di arresto e costretto a cancellare le foto scattate prima dell’inizio del comizio di Matteo Salvini, come ha riferito Ossigeno (leggi).
“In Campania – si legge nella nota diffusa dal Sugc dopo l’incontro (leggi) – , Caserta è certamente il territorio più complesso per la forte presenza della criminalità organizzata. Basti pensare che solo in quest’area sono ben quattro (su 19 in tutta Italia) i giornalisti minacciati dalla camorra sotto scorta armata. È importante che proprio da qui parta un segnale forte, i cronisti devono essere messi in condizione di svolgere il proprio lavoro così come sancito dall’articolo 21 della Costituzione e gli organi delle Forze dell’Ordine hanno un ruolo fondamentale che deve basarsi sulla collaborazione”
All’incontro hanno partecipato il segretario del sindacato campano Claudio Silvestri, il presidente dell’Unione Cronisti della Campania Sandro Ruotolo e Roberta De Maddi, dirigente del Sugc, promotrice della Carta di Napoli per i diritti e doveri del giornalista per immagini. Borrelli è stato il primo rappresentante delle istituzioni a sottoscrivere la Carta.
RDM
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