Calabria. Tre colpi di fucile per mandare via cronisti e troupe Mediaset e Rai

Volevano intervistare il padre di due bambini maltrattati e allontanati dalla loro famiglia – Troppe aggressioni, commenta Videonews

OSSIGENO 22 aprile 2025 – Il 5 febbraio a Paola (Cosenza) contro i giornalisti di Mediaset e Rai, che erano andati a bussare a casa del padre di due fratellini allontanati dalla famiglia per maltrattamenti, sono stati esplosi tre colpi di carabina ad aria compressa. I giornalisti Vincenzo Rubano di Mediaset e Vito Francesco Paglia della Rai, e gli operatori che li accompagnavano, hanno presentato denuncia contro ignoti. L’uomo che volevano intervistare è il padre biologico dei due bambini, ma non vive con loro e non è indagato nella vicenda dei maltrattamenti. Poi, durante una perquisizione, in casa dell’uomo i carabinieri militari hanno rinvenuto una carabina ad aria compressa. Non si sa se i tre colpi siano stati esplosi con quell’arma. (leggi).

VINCENZO RUBANO – “Noi giornalisti continuiamo a fare il nostro lavoro, non ci lasciamo intimidire – ha detto Vincenzo Rubano a Ossigeno -. Non è la prima volta che ci si trova in situazioni serie, ma qui non si capisce il motivo di questo attacco, che è un segnale intimidatorio molto forte. Quello che fa più male però sono le minacce e i commenti ingiuriosi sui social. Ne riceviamo in continuazione, spesso da profili fasulli. Scrivono: ‘Dovevano ammazzarli, perché non si fanno i fatti loro’ e cose di questo genere. Una cosa che fa paura. Se poi ci aggiungiamo le norme ‘bavaglio’ alla stampa, dove non si può più dire nulla e bisogna stare attenti a qualsiasi cosa, ti rendi conto che è diventato veramente complicato fare questo lavoro”, ha concluso Vincenzo Rubano.

SOLIDARIETA’ – “L’episodio non può passare sotto silenzio – ha scritto in una nota il comitato di redazione di VIDEONEWS, la testata deputata ai programmi televisivi d’informazione sulle reti Mediaset, che ha espresso solidarietà e vicinanza al collega Rubano e agli operatori della sua troupe, e che sottolinea come “già troppe, in questi anni sono state le aggressioni subite dai giornalisti Mediaset”. Solidarietà anche dall’ Usigrai e dal Cdr DayTime Rai, che chiedono che “i responsabili dell’ennesimo attacco alla libertà di informazione siano assicurati all’autorità giudiziaria e che sia garantita la necessaria sicurezza a giornaliste e giornalisti che devono poter continuare a svolgere la loro attività al servizio della collettività”. LT

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