Bologna. Aggrediti altri cronisti mentre documentano violazioni misure anti Covid
Cosa è accaduto a Valerio Lo Muzio di “Repubblica” e a Maurizio Papa dell’Agenzia Dire che dice: per noi i rischi sono aumentati
OSSIGENO – 24 febbraio 2021 – Altri cronisti impegnati a documentare le violazioni delle norme di protezione anti-contagio disposte dalle autorità sono stati aggrediti negli ultimi mesi con modalità analoghe a quelle documentate nel 2020 da Ossigeno per l’informazione ( leggi qui ). A Bologna gli episodi più gravi verificatisi a gennaio e febbraio, a danno di Valerio Lo Muzio e Maurizio Papa. A proposito di queste vicende Ossigeno ripropone le stesse considerazioni esposte il 23 dicembre 2020 in un editoriale.
VALERIO LO MUZIO, giornalista, collaboratore di Repubblica – edizione Bologna – nella serata del 16 gennaio 2021 è stato aggredito e minacciato nel capoluogo emiliano all’interno di un pub per avere filmato alcuni clienti senza mascherina all’interno del locale oltre l’orario consentito, aderendo all’iniziativa di protesta contro le disposizioni di chiusura degli esercizi pubblici denominata #ioapro. Il giornalista aveva documentato i loro discorsi, in cui negavano l’emergenza Covid-19 e contestavano l’utilità delle norme anti-assembramento e di distanziamento sociale. Quando è intervenuta la Polizia municipale, Valerio Lo Muzio, che indossava la mascherina, è stato investito da insulti e frasi minacciose del gestore e di altre persone che lo hanno spintonato e seguito fuori dal locale. Il video girato dal cronista è su Repubblica TV ( vedi ) Valerio Lo Muzio ha avuto solidarietà dai suoi colleghi, dalla FNSI e da Articolo 21.
MAURIZIO PAPA, cronista dell’Agenzia Dire, è stato aggredito e minacciato il 10 febbraio 2021 dal gestore di un bistrot. Il sindaco di Bologna Virginio Merola ne aveva ordinato la chiusura in seguito a ripetute violazioni delle misure di contenimento della pandemia. Nel pomeriggio, quando si è recato in quel locale pubblico, il cronista ha intervistato il gestore che però alla fine lo ha minacciato e schiaffeggiato. “Togliti la mascherina”, “Ti spezzo il collo”, “Ho la tua foto”, e gli ha ingiunto di cancellare il video che aveva girato. Il giornalista Mattia Cecchini, caporedattore dell’Agenzia Dire di Bologna, ha raccontato i fatti e pubblicato il video girato da Maurizio Papa. Il giorno seguente il gestore del bistrot si è scusato pubblicamente. Ha attribuito le sue intemperanze alla tensione del momento. Maurizio Papa non ha denunciato l’aggressione.
SOLIDARIETA’ – Numerosi gli attestati di solidarietà: dall’Associazione Stampa Emilia Romagna, dal sindaco Merola e dall’assessore alla cultura e territorio Matteo Lepore, dalla capogruppo regionale del M5S Silvia Piccinini, dalla Dire e da altri colleghi. Anche un intervento del PD in consiglio comunale per denunciare il fatto.
IL CRONISTA – “Non riesco a comprendere la sua reazione violenta. Fino a quel momento era stato tranquillo. Avevamo parlato e ci eravamo lasciati in modo pacifico. Poi – ha detto Maurizio Papa, intervistato da Ossigeno – mi ha chiesto di ‘non scrivere niente di brutto’, ha preteso che togliessi la mascherina e me l’ha strappata con violenza. Questo mi ha sorpreso. Perché mettermi le mani addosso, colpirmi sul volto! Mi ha messo in difficoltà. Il problema sanitario indubbiamente espone a più rischi noi cronisti. Il nostro lavoro è così. Non si può fare da casa. Noi stiamo attenti e generalmente non abbiamo paura, anche quando c’è tensione”. LT
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