Aggredito 5 anni fa, il processo non va avanti
Preoccupato Enrico Barbetti (Resto del Carlino) – L’Associazione stampa dell’Emilia Romagna sollecita il GIP – Il Pm ha proposto il rinvio a giudizio per 21 persone
A distanza di quasi 5 anni dall’aggressione subita in un campo nomadi di Bologna, che gli costò la frattura del gomito e 60 giorni di prognosi, il processo agli aggressori del giornalista del Resto del Carlino, Enrico Barbetti, non è ancora arrivato in fase di udienza preliminare: lo denuncia l’Aser, l’Associazione stampa Emilia Romagna in una nota del 2 luglio 2019. (leggi)
L’8 novembre del 2014 Enrico Barbetti fu insultato, accerchiato, e picchiato da un gruppo di antagonisti anarchici a margine della visita di Matteo Salvini in un campo nomadi di Bologna. Quello stesso giorno fu presa d’assalto anche la macchina del leader leghista, che era in visita a Bologna perché qualche giorno prima, l’allora consigliere comunale Lucia Borgonzoni, oggi sottosegretario alla Cultura, era stata colpita con uno schiaffo da un sinti.
“Un’altra parte del fascicolo, dove un’altra esponente leghista, Lucia Borgonzoni, era stata colpita con uno schiaffo da una sinti, è invece arrivato in questi giorni a una sentenza di primo grado”, si legge ancora nella nota, con la quale l’associazione auspica che i responsabili siano puniti quanto prima. Barbetti ha spiegato a Ossigeno che la richiesta di rinvio a giudizio per 21 persone è pendente ed è stata inoltrata nell’agosto del 2018. “Questo vuol dire che il fascicolo è fermo da 3 anni; io da cinque anni non ho più saputo nulla e potrei incontrare queste persone tutti i giorni”.
RDM
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