Basta impunità! Pappagallo (ASR), introdurre il reato di ostacolo all’informazione
Insieme a Ossigeno lo abbiamo proposto al parlamentari. Sarebbe un deterrente formidabile contro le intimidazioni e le violenze ai danni dei giornalisti
OSSIGENO 1 novembre 2021 – Lazzaro Pappagallo, giornalista, segretario dell’Associazione Stampa Romana, offre questo contributo alla discussione pubblica promossa che avrà luogo il 3 novembre a Siracusa vedi il programma, per rispondere a questa la domanda: oltre a protestare, che cosa si potrebbe fare per fermare l’impunità per i reati contro i giornalisti?
L’Associazione Stampa Romana condivide lo spirito con il quale l’Unesco e Ossigeno per l’Informazione intendono celebrare quest’anno la Giornata mondiale dell’Onu per fermare i crimini contro i giornalisti: passare dalle parole ai fatti, dall’analisi del fenomeno alle proposte concrete e praticabili.
È proprio in quest’ottica che, già prima dell’estate, l’ASR ha promosso un’ampia consultazione (anche fuori dai confini della professione) per individuare uno strumento giuridico in grado di limitare – se non neutralizzare – le pressioni violente sui giornalisti per indurli alla peggiore delle censure: l’autocensura. Infatti, qualche mese fa, dopo una serie di aggressioni ai colleghi, insieme con Ossigeno per l’Informazione, abbiamo elaborato una norma che – se approvata dal Parlamento – costituirebbe un deterrente formidabile contro le intimidazioni e le violenze ai danni dei giornalisti.
Si chiama Reato di Ostacolo all’Informazione e recita così:
Chiunque, per limitare o impedire la ricerca, la raccolta, la ricezione, l’elaborazione, il controllo, la pubblicazione o la diffusione di informazioni, opinioni o idee di interesse pubblico, utilizza violenza, minaccia o frode in danno di soggetti esercenti l’attività giornalistica, è punito con la reclusione da due a sei anni.
GFM
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