Bari. Magistrato querela 2 volte giornalista Gazzetta del Mezzogiorno
Massimiliano Scagliarini è stato già prosciolto ma ha ancora sul capo 2 cause per danni
OSSIGENO 13 dicembre 2023 – Gli articoli contestati, che hanno raccontato, sulla Gazzetta del Mezzogiorno e su Repubblica, alcune indagini per corruzione avviate dalla Procura di Lecce che hanno coinvolto l’ex sostituto procuratore Domenico Angelo Raffaele Seccia, non sono diffamatori. “Le notizie di cronaca giudiziaria (contestate,ndr) riportate sui quotidiani sono sostanzialmente coincidenti con la realtà processuale dei fatti esposti”. Lo ha sancito la GIP di Bari Susanna De Felice, che ha archiviato per “infondatezza della notizia di reato” una querela del magistrato contro il giornalista Massimiliano Scagliarini della Gazzetta del Mezzogiorno, una giornalista di Repubblica e i direttori responsabili dei due quotidiani. Il magistrato si era opposto all’archiviazione proposta dal pm.
Domenico Angelo Raffaele Seccia, ex sostituto procuratore della DDA di Bari ed ex procuratore di Lucera, è oggi sostituto procuratore generale in Cassazione.
A luglio 2019, ritenendosi diffamato dagli articoli nei quali il suo nome veniva accostato a quello di altre persone coinvolte nell’inchiesta giudiziaria sulla corruzione al tribunale di Trani, aveva denunciato i giornalisti che li avevano pubblicati. Nello specifico, si riferiva a due articoli a firma di Massimiliano Scagliarini pubblicati sulla Gazzetta del Mezzogiorno il 20 (leggi) e 21 giugno 2019 (leggi) e a un articolo di Repubblica pubblicato il 20 giugno 2019.
ALTRE QUERELE – Per la stessa vicenda lo stesso magistrato ha promosso altre querele per diffamazione e cause civili per risarcimento danni contro Massimiliano Scagliarini. Una di queste querele, presentata ad agosto 2022, è stata archiviata lo scorso luglio dal Tribunale di Bari. La giudice per le indagini preliminari Valeria Isabella Valenzi ha rigettato l’opposizione del querelante alla richiesta di archiviazione richiesta dal pm. L’ordinanza ha ribadito che l’articolo per il quale il querelante si sentiva diffamato riporta fedelmente i fatti “senza compiere valutazioni”, senza ricorrere ad “espressioni denigratorie altrimenti aggressive, diffamatorie, risultando lo scritto continente nel linguaggio e privo di indebite insinuazioni”.
L’articolo a firma di Massimiliano Scagliarini dal titolo “Calunnie a Seccia: trasferita a Perugia l’indagine a Lecce su Savasta-D’Introno”, pubblicato l’8 agosto 2022 sul quotidiano cartaceo e online de La Gazzetta Del Mezzogiorno, riportava la notizia della trasmissione per competenza territoriale, da Lecce a Perugia, degli atti dell’indagine per calunnia nata dalla denuncia di Domenico Seccia (leggi).
Pendono su Massimiliano Scagliarini altri due procedimenti civili, ancora in corso dinanzi al Tribunale di Trani.
Il GIORNALISTA, già vittima di intimidazioni di cui l’osservatorio Ossigeno ha dato notizia (la prima volta nel 2013 vedi), ha dichiarato: “Mi sono occupato del caso Seccia in diversi articoli. L’ex pm ha basato i procedimenti contro di me sempre sulle stesse argomentazioni. Lui si ritiene diffamato. Io, come dimostrato già in sede penale, ho solo riportato i fatti sulle indagini che lo hanno coinvolto. Pretendeva che i giornalisti certificassero l’inconsistenza delle accuse a suo carico. Un suo collega magistrato ha spiegato che le indagini le fanno i pm e invece i giornalisti danno le notizie”. GPA
IN PUGLIA da gennaio al 31 Ottobre 2023 Ossigeno ha segnalato minacce e intimidazioni nei confronti di 6 giornalisti e operatori dell’informazione. Dal 2012 ne ha segnalati 286. Il contatore dei giornalisti minacciati in Italia, avviato da Ossigeno nel 2006, il 31 ottobre 2023 ha raggiunto quota 6954. I nomi sono nella Tabella dei minacciati consultabile online
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