Bari. Bufale sui vaccini. Cronista e direttore prosciolti in appello
In primo grado Massimiliano Scagliarini e il suo direttore erano stati condannati a pagare rispettivamente 6mila e 4mila euro di multa
OSSIGENO 10 Febbraio 2024 – La Corte d’appello di Bari ha annullato la condanna per diffamazione aggravata del giornalista Massimiliano Scagliarini e dell’allora direttore responsabile della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe De Tomaso. Le motivazioni della decisione sono state depositate il 2 gennaio 2024. In primo grado erano stati ritenuti colpevoli di aver diffamato il Condav (Coordinamento nazionale danneggiati dal vaccino) e il suo delegato Attilio Francesco Aiello, e condannati rispettivamente a 6mila e 4mila euro di multa, pena sospesa, oltre che al risarcimento del danno alle parti civili. (vedi Ossigeno).
Tutto è nato da un articolo pubblicato nel 2017. Ma secondo i giudici il fatto contestato dai querelanti non costituisce reato. “Non vi sono dubbi in merito al legittimo esercizio del diritto di cronaca e di critica dello Scagliarini – scrivono i togati -, ed è lecito definire «bufale» le teorie dei rappresentanti di associazioni antivacciniste che si pongono in contrapposizione all’unanime giudizio della comunità scientifica sul nesso tra vaccinazioni e morte o gravissime patologie”. Il giornalista e l’ex direttore sono stati assistiti dagli avvocati del foro di Bari Gaetano Castellaneta e Giovanni Piccoli.
IL GIORNALISTA – “Un esame sereno e obiettivo da parte di giudici senza pregiudizi ha confermato che il giornalista non è un registratore – ha detto Massimiliano Scagliarini a Ossigeno -, ma ha il diritto-dovere di segnalare ai lettori le teorie strampalate di chi, dietro il paravento della “libertà vaccinale”, incute nelle persone timori ingiustificati”. LT – GPA
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