Assolto per la telefonata Enzo Bianco- Ciancio
Per il giudice Antonio Condorelli non ha commesso alcun reato pubblicando il testo dell’intercettazione già notificata ai difensori con l’avviso di conclusione indagini preliminari
Il 14 giugno 2019 il Tribunale di Catania ha assolto perché “il fatto non sussiste” il giornalista Antonio Condorelli dall’accusa di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale. Condorelli era finito sotto processo per aver pubblicato nel novembre del 2015, a corredo di un articolo su LiveSicilia, il contenuto di un’intercettazione telefonica del 2013 tra l’allora sindaco di Catania, Enzo Bianco, e l’editore de La Sicilia, Mario Ciancio Sanfilippo.
Secondo il giudice non c’è stata alcuna pubblicazione arbitraria perché, al momento della pubblicazione della notizia, la Procura aveva già emesso e notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari relative al procedimento in cui era contenuta l’intercettazione.
Nell’articolo, il giornalista raccontava la telefonata tra Bianco e Ciancio, dopo che il Consiglio comunale di Catania aveva votato per sbloccare gli atti del Pua, il piano urbanistico attuativo, che prevedeva la realizzazione di un centro turistico in città. Bianco rassicura Ciancio sul voto dei consiglieri e gli annuncia l’inizio della campagna elettorale. (Leggi)
Condorelli era stato rinviato a giudizio nel 2018, dopo essersi opposto a un decreto penale di condanna, emesso nei suoi confronti nel 2017.
RDM
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