Arzano. Ancora intimidazioni al giornalista Mimmo Rubio
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Il giornalista è sotto scorta dal 2020. La mossa minacciosa di un motociclista, un messaggio su Fb, le rivelazioni di un nuovo pentito
OSSIGENO 10 settembre 2022 – Sabato 27 agosto 2022, ad Arzano, in provincia di Napoli, un esponente del clan camorristico locale a bordo di una moto assieme a un altro uomo, si è avvicinato con fare minaccioso al giornalista Mimmo Rubio.
Il giornalista si trovava in coda con altre persone per entrare in un esercizio commerciale. Era insieme al suo collega Giuseppe Bianco e agli uomini della scorta che lo proteggono da due anni.
Nei mesi scorsi Mimmo Rubio aveva parlato nei suoi articoli di quell’uomo in sella alla moto.
Poche ore dopo Mimmo Rubio ha trovato su Facebook un commento a una sua foto, con il quale una donna gli augura la morte. La donna è la madre dell’uomo che lo aveva avvicinato con fare minaccioso in strada poche ore prima. Il giornalista ha presentato una formale denuncia contro la donna e il figlio.
IL COMMENTO DEL GIORNALISTA- Mimmo Rubio ha dichiarato a Ossigeno per l’Informazione: “Fare cronaca locale vivendo sullo stesso territorio diventa sempre più difficile. Ho a che fare con gente che non ha paura, che non si ferma neanche in presenza della scorta. Mi controllano. Seguono ogni mio movimento, sia per strada che sui social. In queste settimane, sulla pagina Facebook Arzano News (vedi qui) e su alcune testate online, sto pubblicando notizie sulle rivelazioni di un neo pentito della camorra di Arzano. Evidentemente queste notizie danno fastidio ad alcuni”.
LA SOLIDARIETÀ – Ossigeno rinnova l’invito a esprimere solidarietà a Mimmo Rubio, che dal 22 ottobre 2020 si trova sotto scorta ed è già stato vittima di diverse minacce gravi e sfrontate. Bisogna aiutarlo a proseguire la sua attività giornalistica ad Arzano, in questo Comune che nel 2019 è stato sciolto per la terza volta per infiltrazioni della criminalità organizzata. Il giornalismo locale è un presidio sociale molto importante ed è importante che i cronisti locali siano difesi dalle istituzioni e circondati dalla solidarietà dei cittadini quando ricevono minacce e intimidazioni per convincerli a chiudere un occhio o tutti e due di fronte ai fatti di interesse pubblico. GB
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