Libertà di stampa

Annunciata una querela per il libro di Borrometi

Giuseppe Gennuso, deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, contesta un passaggio in cui si dice che i contabili della sua impresa sarebbero gli stessi della famiglia mafiosa Messina Denaro . “E’ un’azione pretestuosa”, protestano Fnsi e Ordine nazionale dei Giornalisti

Con un comunicato stampa diffuso il 26 ottobre 208, Giuseppe Gennuso, deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, ha annunciato che presenterà una querela per diffamazione nei confronti del giornalista di Paolo Borrometi, direttore del notiziario online La Spia e cronista a Tv 2000. La querela si riferisce a un passaggio del libro di Paolo Borrometi “Un morto ogni tanto”, edito da Solferino e appena arrivato in libreria.

Gennuso ha reagito dopo aver letto una breve anticipazione del libro, pubblicata il 26 ottobre 2018 sulla pagina Facebook de La Spia, nella quale si afferma che “le società del deputato Gennuso hanno gli stessi commercialisti delle società dei Messina Denaro”, la famiglia mafiosa siciliana il cui capo è al vertice di Cosa nostra ed è latitante da anni.

Il libro era stato presentato a Roma il giorno precedente, alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia, Cafiero De Raho, del consigliere per la Stampa e la Comunicazione del Presidente della Repubblica, Giovanni Grasso, del regista Pif e di numerosi giornalisti ed esponenti delle istituzioni di categoria.

Nella nota inviata alla stampa, il deputato siciliano sostiene che quanto ha scritto Borrometi non è vero e lo accusa di avere “avviato una campagna stampa per accreditarsi come paladino dell’Antimafia, nel tentativo maldestro di fare cassa con il suo libro”. Gennuso sostiene che Borrometi, nel libro, lo citi erroneamente, riferendosi a un periodo nel quale non era ancora socio della Sia Srl (Società Immobiliare Alberghiera). “I commercialisti che lui chiama in causa – scrive il deputato nella nota stampa –  per quanto mi risulta non hanno mai redatto un verbale nell’ambito della società. Io, tra l’altro, sono diventato socio della Sia nel 2008 e dal mio ingresso, non ci siamo avvalsi di questi professionisti contabili perché all’interno del nostro Gruppo abbiamo personale dipendente. Quanto scritto dal giornalista Borrometi è lesivo della mia immagine e della mia onorabilità”.  (leggi)

La  Fnsi e il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, in una nota congiunta, hanno definito l’annuncio della querela un’azione pretestuosa (leggi) e auspicano “che gli interventi di parlamento e governo vadano nella direzione della difesa del diritto di cronaca e del rafforzamento delle tutele e dei diritti del lavoro giornalistico”

RDM

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