Telex. Garante Privacy, era post-verità impone più verifiche
Per Antonello Soro la società digitale ha reso ancora più centrale il diritto all’informazione. Nuove responsabilità professionali e deontologiche per i giornalisti
Questo messaggio di Antonello Soro, Presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei dati Personali, è stato inviato a “Ossigeno per l’Informazione” in occasione del Concerto che l’Osservatorio italiano sui giornalisti minacciati e le notizie oscurate con la violenza ha dedicato alla libertà di stampa. Il concerto a ingresso libero si svolge a Roma, alla Casa del Jazz, il 21 giugno 2018, nel quadro della Festa Europea della Musica.
“La libertà di stampa, da sempre, ha rappresentato la pietra angolare della democrazia: essa assume un valore ancor più determinante nella società digitale. Le implicazioni sociali, economiche, politiche, culturali, delle nuove tecnologie, hanno reso il diritto di (e all’) informazione centrale in una società iperconnessa quale la nostra. Nella società disintermediata ciascuno diviene al tempo stesso fruitore e produttore di informazione, con un indubbio potenziamento della libertà di espressione ma con il rischio, per converso, di una generale sottovalutazione dell’importanza della verifica dell’attendibilità delle notizie diffuse, della loro qualità, esattezza, correttezza. In tale contesto, il ruolo del giornalista si carica ulteriormente di responsabilità nel fornire un’informazione corretta e rispettosa dei diritti altrui: un faro da seguire per orientarsi nella giungla delle post-verità. La protezione dati deve rappresentare, in questo senso, uno dei criteri regolativi essenziali in base ai quali orientare l’attività giornalistica; il necessario complemento di un’informazione tanto libera e indipendente, quanto rispettosa della dignità della persona”