Sicilia. Lirio Abbate assolto da querela assessore a Economia
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Dopo sei anni: il fatto non sussiste. Il vice direttore de l’Espresso fu denunciato da Gaetano Armao per un articolo sul tetto stipendi
A sei anni dai fatti, il Tribunale di Roma ha assolto dall’accusa di diffamazione aggravata a mezzo stampa il giornalista Lirio Abbate, vicedirettore de L’Espresso, difeso dall’avvocato Paolo Mazzà. Il giudice Roberta Di Gioia, della quarta sezione penale ha stabilito che “il fatto non sussiste”. Il giornalista era stato denunciato dall’assessore regionale all’Economia della Sicilia, Gaetano Armao, per un articolo dal titolo “Regione Sicilia. Stipendi senza tetto” pubblicato su L’Espresso a luglio 2012. Ossigeno aveva riferito nel 2016 la vicenda processuale (leggi).
In quell’articolo il giornalista scriveva che la Giunta regionale presieduta da Raffaele Lombardo: “per traghettare uno dei suoi assessori al vertice della Serit, che garantisce la riscossione dei tributi, ha cancellato il tetto massimo previsto per gli stipendi fissati a 50 mila euro”. A dirigere la società di riscossione della tasse pare dovesse esserci proprio l’assessore Armao, che era impegnato a tagliare la spesa regionale.
All’epoca, Armao era assessore della Giunta regionale presieduta da Raffaele Lombardo. Attualmente ha lo stesso incarico nella Giunta regionale presieduta da Nello Musumeci, ed è anche vice presidente della Regione.
I PRECEDENTI NEL LAZIO – Dal 2011 a oggi, nel Lazio, Ossigeno ha rilevato 720 gravi violazioni della libertà di stampa e di espressione commesse con atti di violenza, illeciti o abusi nei confronti di altrettanti giornalisti, blogger, operatori video, foto reporter, editori, i cui nomi sono pubblicati nella Tabella dell’osservatorio (leggi). Nel 2017 sono stati aggiunti a questo elenco 141 nomi.
ONY
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