Riforma diffamazione. Cosa dicono i candidati. Ferdinando Aiello (Pd)
Ossigeno segnala gli interventi di candidati alle elezioni che assumono impegni per abolire la pena del carcere e punire gli attacchi alla libertà di informazione
Reggio Calabria – “I giornalisti e coloro che si curano di informare i cittadini sono spesso oggetto di campagne di diffamazione, nonchè additati all’opinione pubblica come i responsabili degli episodi denunciati, quando, invece, molte volte si sono limitati semplicemente a far conoscere al pubblico fatti e delitti. Purtroppo, gli organi di stampa, durante lo svolgimento della loro attività professionale, sono vittime di reati anche molto gravi”.
Lo dichiarata il parlamentare calabrese Ferdinando Aiello (Pd), candidato del centrosinistra nel collegio camerale Corigliano-Rossano, illustrando l’idea di una proposta di legge a tutela dell’informazione.
“La storia della Repubblica è purtroppo costellata da episodi gravissimi che rendono questa professione particolarmente pericolosa – ha aggiunto Aiello – mi è sembrato necessario, dunque, da lettore attento delle dinamiche socio-politiche che interessano il Paese e la Calabria, promuovere un’iniziativa a tutela proprio di chi ha il delicato ruolo di vigilare sulla democrazia tutelandone il diritto di opinione e di pensiero sancito dall’articolo 21 della Costituzione”.
La proposta di legge è la 3957/XVII (leggi) che punta all’introduzione dell’articolo 649-bis del codice penale, in materia di ‘Circostanza aggravante per taluni reati commessi al fine di limitare la libertà di opinione’.
(Agenzia Dire, 15 febbraio 2018)
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