Taranto. Minacciò una cronista. Condannato a 20 mesi di carcere
Questo articolo è disponibile anche in:
È la pena, senza sospensione, che dovrà scontare Michele Cagnazzo per minaccia aggravata ai danni della giornalista Alessandra Macchitella, collaboratrice del Nuovo Quotidiano di Puglia. Lo ha stabilito il 30 gennaio 2018 il Tribunale di Taranto. La sentenza del giudice monocratico Alessandra Romano impone all’imputato di versare alla parte civile una provvisionale immediatamente esecutiva di ottomila euro a titolo di risarcimento. “Tutta la macchina della giustizia ha lavorato bene sia professionalmente sia umanamente e non posso non esaltare questo risultato”, ha detto a Ossigeno Macchitella.
La giornalista, collaboratrice del Quotidiano di Puglia, l’8 marzo del 2017 aveva ricevuto in redazione una busta anonima contenente due suoi articoli, una sua foto e un messaggio sessista: “Ti stupriamo: lascia droga, racket e usura” (leggi la notizia di Ossigeno).
I PRECEDENTI – Dal 2011 a oggi, in Puglia, Ossigeno ha rilevato 189 gravi violazioni della libertà di stampa e di espressione commesse con atti di violenza, illeciti o abusi nei confronti di altrettanti giornalisti, blogger, operatori video, foto reporter, editori, i cui nomi sono pubblicati nella Tabella dell’osservatorio. Nel 2017 sono stati aggiunti a questo elenco 32 nomi.
RDM
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!