Caserta. Mafioso intervistato in carcere insulta un giornalista
Augusto La Torre, detenuto a Ivrea, ha accusato di “scrivere menzogne e di non saper leggere gli atti” Giuseppe Tallino che lo ha denunciato
È considerata intimidatoria l’affermazione del mafioso Augusto La Torre, boss del litorale Domizio, a Nord di Napoli, secondo il quale il giornalista Giuseppe Tallino, di Cronache di Caserta, sarebbe uno “pseudogiornalista, (un) altro lecchino che scrive menzogne e non sa leggere gli atti processuali”, un presuntuoso che crede di essere “il maestro del giornalismo nostrano”.
Augusto La Torre lo ha affermato il 4 giugno 2017 in un’intervista rilasciata alla testata online Appiapolis. Le dichiarazioni sono state raccolte tramite il suo legale, perché La Torre è detenuto nel carcere di Ivrea, per scontare una condanna per estorsione, associazione mafiosa e omicidio.
Giuseppe Tallino ha denunciato il fatto alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua (Caserta).
Il giornalista è stato attaccato in riferimento a due articoli di cronaca pubblicati da Cronache di Caserta. Nel primo il giornalista racconta un’indagine della Dda di Napoli che ha portato all’arresto di 4 persone (tra cui il figlio di La Torre per detenzione illegale di armi da sparo e da guerra con l’aggravante del metodo mafioso) e nella quale lo stesso Augusto è indagato per estorsione con l’aggravante del metodo mafioso. Nel secondo articolo, Tallino fa riferimento a un altro episodio oggetto di indagine della Dda di Napoli e descrive l’incontro tra La Torre e Nicola Bifone, appartenente all’omonimo clan di Macerata Campania, durante il quale ci sarebbe stato il presunto passaggio di un’arma tra i due.
L’Ordine dei Giornalisti della Campania e alcuni esponenti politici locali hanno espresso solidarietà a Giuseppe Tallino.
RDM
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