15 intimidazioni accertate a giugno 2018
Altri 34 episodi di probabile attacco ingiustificabile segnalati alle istituzioni e ad altre associazioni con la richiesta di verificarne la fondatezza
Questa rassegna mensile degli attacchi agli operatori dei media in Italia è realizzata da Ossigeno per l’Informazione per il Centro Europeo per la Libertà di Informazione e di Stampa di Lipsia (ECPMF), con il sostegno dell’Unione Europea
Dal 1 al 30 giugno 2018 Ossigeno per l’Informazione ha raccolto informazioni su 63 ingiustificabili attacchi a giornalisti e blogger italiani, compiuti in Italia allo scopo di intimidirli e di ostacolare il libero accesso dei cittadini a informazioni di pubblico interesse. La squadra degli osservatori specializzati ha esaminato ognuno di questi episodi applicando il metodo di monitoraggio di Ossigeno (vedi) ottenendo i seguenti risultati:
14 episodi sono stati scartati in quanto non rientranti nella casistica;
10 episodi sono stati verificati e certificati come violazioni effettive dell’articolo 10 della CEDU.
34 episodi sono stati considerati “probabili violazioni”. A causa delle esigue risorse di cui dispone, Ossigeno non è stato in grado di condurre anche su questi episodi gli accertamenti necessari per certificarli come tali. Pertanto li ha segnalati pubblicamente come “probabili violazioni”, ha invitato altre associazioni a verificarne la fondatezza. Questi episodi non sono stati conteggiati nel numero delle minacce e i nomi delle probabili vittime non sono stati aggiunti alla Tabella che elenca le vittime.
I 10 CASI VERIFICATI – I 10 episodi certificati come violazioni effettive dell’articolo 10 della CEDU sono stati verificati con cura uno per uno. La verifica è stata effettuata con un’inchiesta approfondita, contattando le 15 vittime accertate degli attacchi, acquisendo le loro dichiarazioni, leggendo le pubblicazioni che hanno originato le reazioni sproporzionate e, a seconda dei casi, consultando la controparte e i documenti legali e le denunce alle autorità. Ogni episodio è stato inoltre catalogato in base alle 34 tipologie di attacco previste al Metodo Ossigeno (vedi). I risultati di ciascuna verifica sono stati riferiti sul sito web wwww.ossigeno.info e sui social network. Ossigeno ha pubblicato notizie giornalistiche dettagliate su ogni caso. Le informazioni più rilevanti sono state rilanciate con comunicati stampa e newsletter.
Nel mese di giugno Ossigeno ha aggiunto 15 nomi a questa Tabella. Si tratta in massima parte di giornalisti e blogger.
Al primo luglio questo elenco conteneva in totale 3660 nomi, di cui 152 aggiunti nel corso del 2018. In media, nei primi cinque mesi del corrente anno è stato aggiunto quasi un nome al giorno. Secondo le stime di Ossigeno, collaudate nel corso di un decennio, i 152 giornalisti e blogger vittime di violazioni accertati sono la parte visibile di una popolazione almeno 16 volte più numerosa, formata ciò da almeno xxxxxx individui.
I casi del bimestre ritenuti più interessanti sono esposti in breve in un altro post di questa rassegna bimestrale (leggi).
GLI ALTRI 34 EPISODI RITENUTI PROBABILI – Da tempo Ossigeno avverte la frustrazione di essere a conoscenza di consistenti indizi di gravi violazioni della libertà di informazione e di non avere le forze necessarie per verificarne la fondatezza come meriterebbero, per renderle note e aiutare le vittime a rompere l’isolamento e a difendersi. Perciò quest’anno Ossigeno ha deciso di condividere pubblicamente questa frustrazione rappresentando la situazione e invitando le istituzioni e le altre associazioni che operano in questo campo a verificarne la fondatezza, anche al fine di stabilire se sia necessario prestare assistenza, aiuto e soccorso in tempi rapidi agli operatori dei media che ne sono vittime.
In questo quadro, a giugno 2018 l’Osservatorio ha dichiarato pubblicamente di essere a conoscenza di questi 34 episodi di probabile attacco grave ingiustificabile e di non essere in grado, con le proprie forze, di sottoporle agli stessi rigorosi criteri di verifica dei 10 episodi accertati. Ossigeno per l’Informazione ha elencati in dettaglio queste altre 34 probabili violazioni. Questa iniziativa ha anche lo scopo di sollecitare le autorità di governo a fornire le risorse per dare vita a quell’agenzia nazionale di monitoraggio sollecitata nel 2016 dalle Raccomandazioni del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa e successivamente da altre organizzazioni europee.
I 15 NOMI DELLE VITTIME ACCERTATE — Le vittime degli episodi documentati da Ossigeno a giugno 2018 sono: Antonio Loconte; Filippo Graziosi; Ferruccio Sansa, Marco Preve, Matteo Indice; Sandro Ruotolo, Editore La7; Cristina Genesin, Paolo Possamai, Paolo Cagna; Giuseppe Tallino; Mario De Michele; Paolo Berizzi (x2); Carlo Carillo.
LE TIPOLOGIE DI ATTACCO – Ossigeno ha inquadrato gli episodi verificati secondo le tipologie intimidatorie previste dal suo Metodo di osservazione (vedi):
7 Avvertimenti: 47%;
0 Aggressioni: 0%;
0 Danneggiamenti: 0%;
8 Abuso di denunce e azioni legali: 53%;
0 Ostacolo alla libertà d’informazione: 0%.
74 NOTIZIE ORIGINALI
Su questi attacchi e sulle iniziative promosse dall’Osservatorio per difendere la libertà di informazione e promuovere la sicurezza dei giornalisti e la libertà di espressione, Ossigeno ha prodotto, pubblicato sul suo sito web e diffuso 74 notizie originali (54 in italiano e 20 in inglese). L’Osservatorio ha diffuso 1 newsletter in inglese.
64MILA VISUALIZZIONI SU TW, 63MILA SU FB
A giugno 2018 la pagina ufficiale di Ossigeno su Facebook ha ospitato 100 post, ricevendo 27 like e in media 523 visualizzazioni per ogni post; sul suo profilo Twitter, Ossigeno ha lanciato 75 tweet che hanno avuto 64mila visualizzazioni, 823 visite, 30 menzioni e 19 nuovi follower.
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