Memoria

Valderice ricorda il cronista e attivista Mauro Rostagno a 36 anni dall’uccisione

Due eventi in memoria del cronista dedicati al bracciante Satnam Singh. La storia su Ossigeno-Cercavano la verità 

OSSIGENO 25 settembre 2024 – In occasione del trentaseiesimo anniversario dall’uccisione di Mauro Rostagno, Valderice (Trapani) ricorda il giornalista, sociologo e attivista con un doppio appuntamento. Il 26 settembre alle 9,45 nel luogo dell’omicidio, a Lenzi, alla Stele per Mauro, i cittadini, le studentesse e gli studenti, i sindacati e i rappresentanti istituzionali si incontreranno per riflettere sul dramma degli infortuni sul lavoro; alle 11,15 invece si terrà una cerimonia laica al cimitero di Ragosia, insieme agli studenti e agli artisti locali (vedi la locandina).

Le iniziative sono promosse dal Comune e dalle associazioni Ciao Mauro, Libera contro le mafie e Articolo 21. L’edizione 2024 è dedicata a Satnam Singh, “bracciante agricolo indiano morto di fatica e abbandonato dal suo datore di lavoro in provincia di Latina” del quale, come scrivono gli organizzatori, Mauro Rostagno avrebbe certamente parlato in apertura del suo notiziario su RTC. “Restiamo umani” è l’esortazione alla quale invitano i promotori, prendendo in prestito il motto di un altro giornalista e attivista italiano ucciso, Vittorio Arrigoni.

LA STORIA di Mauro Rostagno, come quella degli altri ventinove cronisti vittime di mafia, terrorismo e guerre, è su Ossigeno-Cercavano la verità, l’archivio online dedicato ai caduti per la libertà di stampa. Personalità poliedrica, Mauro Rostagno aveva 46 anni quando fu ucciso. Furono sicari mafiosi a metterlo a tacere, come stabilito definitivamente dalla Corte di Cassazione alla fine del 2021, dopo un lungo e tortuoso iter giudiziario caratterizzato da depistaggi e illazioni.

Il 26 settembre 1988 aveva appena lasciato la redazione di Radio Tele Cine (RTC), la piccola emittente locale dalla quale raccontava e denunciava gli affari della mafia, quando i sicari gli tesero un agguato. Si trovava a poca distanza da ‘Saman’, la Comunità socioterapeutica di recupero dalla tossicodipendenza e dall’alcolismo che aveva contribuito a fondare nelle campagne trapanesi.

Nato e cresciuto a Torino, aveva vissuto per un periodo in Germania e in Francia. Poi ha frequentato la facoltà di sociologia all’università di Trento negli anni in cui si affaccia sulla scena politica il terrorismo rosso. Alla fine degli anni Sessanta fu uno dei fondatori del movimento ‘Lotta Continua’ e successivamente fu tra i principali animatori di “Macondo”, un locale alternativo di Milano. Dopo un viaggio in India, nel 1981 si trasferì in Sicilia dove si dedicò al giornalismo. GPA

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