Libri per capire. Lunedì 15 Ossigeno presenta “L’Antimafia tradita” di Franco la Torre
Alle 18 alla Casa del Jazz di Roma in viale di Porta Ardeatina 55 – Leggi il programma completo che proseguirà fino al 21 giugno
OSSIGENO 11 aprile 2024 – “Libri per capire”, la rassegna di libri sulla mafia proposta da Ossigeno per l’Informazione, realizzata a Roma in collaborazione con la Casa del Jazz e con l’editore Zolfo, sta incontrando il favore del pubblico. Lunedì 8 aprile ci sono state cento presenze al primo appuntamento per la presentazione del libro di Giacomo Di Girolamo e Nello Trocchia “Una vita tranquilla”, sulla latitanza del boss Matteo Messina Denaro, presentato da Attilio Bolzoni. La rassegna riprende lunedì 15 aprile alle ore 18 con la presentazione del libro di Franco la Torre “L’Antimafia tradita” e proseguirà con altri sei appuntamenti fino al 21 giugno 2024. Di seguito il programma completo.
Lunedì 15 APRILE ORE 18 – Roma, Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55
Presentazione del libro “L’ANTIMAFIA TRADITA”, Zolfo editore
Con l’autore Franco La Torre ci sono Enzo Ciconte, storico, e Adriano Labbucci, Assessore alla memoria del I° Municipio di Roma Capitale
Introduce il giornalista Alberto Spampinato, presidente di Ossigeno per l’informazione
TEMA – Franco La Torre aveva venticinque anni quando, il 30 aprile 1982 a Palermo, suo padre Pio La Torre, storico dirigente sindacale e politico del PCI, il “padre” della legge che ha consentito di perseguire la mafia con strumenti molto più efficaci, fu ucciso da Cosa Nostra. A metà degli Anni 90, Franco ha raccolto dalla madre, Giuseppina Zacco, il testimone di custode della memoria del padre e si è impegnato a continuare come lui la battaglia contro il sistema di potere politico-mafioso. In questo libro ci sono le sue riflessioni sulla fase attuale della lotta alla criminalità organizzata che, dopo la spinta unitaria alimentata dalla grande emozione collettiva per gli omicidi compiuti in Sicilia negli Anni 80 e per le stragi dell’estate 1992, sembra aver smarrito la sua natura storica e a volte fatica a riconoscere il vero nemico, che nel frattempo ha cambiato pelle ma, anche se fa meno ricorso alle armi da fuoco, non ha cambiato strada né ha rinunciato all’uso della violenza per accumulare profitti illeciti. L’autore fa anche un ritratto inedito di Giuseppina Zacco e del suo impegno politico e sociale in prima persona contro la mafia al fianco del marito.
LUNEDI’ 6 MAGGIO ORE 18 – ROMA, CASA DEL JAZZ
OLIVIA E LE ALTRE
Autrice: Diana Russo, magistrata
Interviene: Ilaria Sacchettoni, giornalista Corriere della sera
Presenta: Gabriella Stramaccioni
Rosalia, Queen, Luca. E poi Claudia, Manuela e Marco. Non solo nomi, ma storie: vite segnate dall’ombra della violenza. Diana Russo riavvolge il nastro dei ricordi e in venti frammenti esistenziali racconta il suo confrontarsi da giovane magistrata con l’insospettabilità del male e la vulnerabilità delle vittime, ma anche con la loro tenacia e il loro forte desiderio di giustizia. “Olivia e le atre” è un diario di viaggio denso di emozioni, in cui l’autrice prende per mano il lettore e lo accompagna nel difficile percorso del giudicare. Perché, nonostante gli inciampi e le cadute, non deve mai venir meno la fiducia nella giustizia.
Prefazione di Maria Chiara Giannetta
L’AUTRICE: In magistratura dal 2009, Diana Russo ha svolto le funzioni di Sostituto Procuratore della Repubblica presso i Tribunali di Palermo, Napoli Nord e Velletri. Si occupa da diversi anni di reati in materia di vittime vulnerabili (maltrattamenti in famiglia, pedofilia, violenza sessuale, stalking, prostituzione, immigrazione), settore per il quale ha curato pubblicazioni r ricoperto incarichi di docenza
LUNEDI’ 13 MAGGIO ORE 18 – ROMA, CASA DEL JAZZ
QUATTRO CENTESIMI A RIGA
Autore: Lucio Luca, giornalista
Interviene: Lazzaro Pappagallo
Alessandro Bozzo è un giornalista calabrese alla soglia dei quarant’anni. Un bivio della vita al quale arriva con un carico di minacce da parte della ‘ndrangheta, un lavoro sempre più in bilico e un matrimonio che sta per fallire. All’improvviso da cronista coraggioso di provincia e mai asservito a potenti ed intoccabili, si rende conto che tutto ciò in cui crede e per cui ha sacrificato l’esistenza sta per crollare. Un racconto crudo del contesto nel quale viveva Alessandro e ancora vive e lavora gran parte del giornalismo italiano soprattutto al Sud e nelle periferie tra precarietà, sfruttamento, salari al di sotto della decenza, pressioni psicologiche, mobbing, editori senza scrupoli e quotidiane intimidazioni. La vicenda personale di Alessandro Bozzo, qui ripercorsa attraverso un diario-testamento diventa così un grido collettivo contro lo stato di abbandono e iniquità dell’informazione nel nostro paese. Una storia drammatica che è anche un inno alla libertà di stampa. Con una nota finale di Roberto Saviano. Prefazione di Attilio Bolzoni
L’AUTORE: Lucio Luca da oltre vent’anni lavora a “Repubblica” dove si è occupato di cronaca nera, giudiziaria e sport. Per Sigma edizioni ha pubblicato“Prove tecniche di trasmissione” (2006) e “Puellae” (2006). Per Pietro Vittorietti Editore ha scritto il romanzo “Il killer dell’ufficio accanto (2008) e “Dall’altra parte della luna” (2014). “L’altro giorno ho fatto quarant’anni” esce nel 2018 per Laurana Editore
LUNEDI’ 20 MAGGIO ORE 18 – ROMA, CASA DEL JAZZ
CANI SENZA PADRONE
Autore: Carmelo Sardo
Interviene: Gaetano Savatteri
C’è stato un tempo in cui nella Sicilia lacerata da una furiosa guerra di mafia, si fecero largo gruppi di picciotti senza regole e senza padroni che si misero in testa di arricchirsi con le rapine e con le estorsioni. Presto vennero coinvolti nelle faide tra vecchi e nuovi boss di Cosa Nostra e si trasformarono in killer spietati. Li chiamavano stiddari. Tra la fine degli anni ottanta e gli inizi dei novanta seminarono il terrore nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Trapani. Boss “posati” allontanati dalle “famiglie” li usarono come manovalanza per sistemare i propri conti interni. Ma chi erano davvero i picciotti della Stidda? E perché uccidevano così crudelmente? Di loro si sapeva poco e niente fino a quando non ammazzarono il giudice Rosario Livatino. Quel delitto segnò l’inizio della fine. Tre processi hanno sentenziato chi sono i colpevoli. Eppure dietro quell’omicidio eclatante si dipanano misteri ancora non risolti.
L’AUTORE: Carmelo Sardo, giornalista, siciliano di Agrigento, vive e lavora a Roma. Ha esordito nella narrativa con Vento di tramontana (Mondadori 2010), Malerba (Mondadori 2014) scritto insieme al detenuto ergastolano Giuseppe Grassonelli. Ha vinto il prestigioso premio Leonardo Sciascia. Dal libro è stato tratto il docufilm “Ero Malerba”, con la regia di Toni Trupia. Nel 2016 esce con Mondadori “Per una madre”
LUNEDI’ 27 MAGGIO – ROMA, CASA DEL JAZZ
BACI OLIMPIONICI
Autore: Valerio Piccioni
Interviene: Maurizio Ruggeri, giornalista
Glenn e Leni. Ma anche Emil e Dana, Vera e Josef o Sue e Megan. Le Olimpiadi sono state anche dei grandi amori. Lunghi o brevissimi, appassiti in fretta o durati tutta la vita, romanzi tragici e pagine di rotocalco, distanti un Oceano o nati e cresciuti fra ragazzi della porta accanto. Unioni diventate persino capitoli di storia. Non solo dello sport. E’ così che qualche bacio scambiato fugacemente, per sigillare un traguardo storico, o distrattamente, con la consapevolezza che il proprio amore resterà confinato alla pista di uno stadio, diventa protagonista degli avvenimenti salienti dell’ultimo secolo. Tra le ingiustizie dei regimi totalitari, il sospetto del doping, morti tragiche e inaspettate, o la battaglia per i diritti civili e la parità di genere, le sette coppie di Baci Olimpionici ci tengono per mano in un viaggio tra la storia e i sentimenti, in cui a volte non basta vincere sul campo per essere felici
L’AUTORE: Nato a Roma è giornalista della “Gazzetta dello Sport” e podista amatoriale. Ha seguito otto Olimpiadi, otto Tour de France e cinque Giri d’Italia. Nel 1997 ha vinto il premio Saint Vincent per le sue inchieste antidoping. Nel 2000 ha “inventato” con alcuni amici la Corsa di Miguel, gara dedicata al maratoneta-poeta argentino desaparecido Miguel Benancio Sanchez, che raduna ogni anno migliaia di podisti nella capitale e che gli è valso il titolo di “Cittadino illustre” di Buenos Aires. Ha scritto tra gli altri “Quando giocava Pasolini”(1996), La rivoluzione di Bikila (con Giorgio Lo Giudice 2010)e Manlio Gelsomini, Campione Partigiano 20144
LUNEDI’ 7 GIUGNO ORE 18 – ROMA, CASA DEL JAZZ
CONTROVENTO
Autore: Attilio Bolzoni, giornalista
Interviene: Enrico Bellavia, giornalista
E’ un viaggio che dura da quasi mezzo secolo. Da Palermo a Kabul, dalla polvere dei paesi siciliani alle paure di Bagdad, dalle mafie alle guerre. Poi i grandi misteri e i grandi delitti italiani. E il Sud con le sue inquietudini e i suoi incarognimenti, terre assetate, tribù, rapacità e patti indicibili. Confini oltrepassati su quello che era una volta “il corpo del reato più lungo del mondo” i 443 chilometri dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, percorso ingannevole che precipita versa un Ponte che ancora non c’è. Fra le pagine di questo libro la Sicilia di Totò Riina e di Matteo Messina Denaro, l’inferno di Capaci, le origini e le evoluzioni di una mafia che ci ha reso ovunque famosi. Ma anche la Sicilia di Leonardo Sciascia, di Danilo Dolci, di Giovanni Falcone, di Letizia Battaglia.
L’AUTORE: Attilio Bolzoni, giornalista, ha iniziato la sua attività al quotidiano “l’Ora “di Palermo. Per quarant’anni inviato speciale a Repubblica, oggi scrive per Domani. Con Giuseppe D’Avanzo ha firmato il Capo dei Capi (Mondadori 1993), La Giustizia è Cosa Nostra (Mondadori 1995), e con Saverio Lodato C’era una volta la lotta alla mafia (Garzanti 1998). Fra le altre sue pubblicazioni: “Parole d’onore” (Bur Rizzoli 2008), Faq Mafia (Bompiani 2010), Uomini Soli (Melampo 2012) e il Padrino dell’Antimafia (Zolfo 2019). Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti: nel 1991 “Il Premiolino”, nel 2009 il “Premio Lucchetta” e il premio “E’ giornalismo” creato da Giorgio Bocca, Enzo Biagi e Indro Montanelli; nel 2013 il “Premio Giuseppe Fava”
LUNEDI’ 21 GIUGNO ORE 18 – ROMA, CASA DEL JAZZ
LA PACCHIA
Autrice: Bianca Stancanelli
Il 2 giugno 2018, festa della Repubblica, in una fornace abbandonata nelle campagne calabresi, un giovane africano viene ucciso con una fucilata alla testa. Si chiamava Soumaila Sacko, aveva 29 anni, veniva dal Mali. Con due amici stava raccogliendo lamiere per tirare su una baracca nel ghetto dei braccianti neri della piana di Gioia Tauro. Proprio quel giorno, mentre il giovane veniva colpito a morte, Matteo Salvini, appena nominato Ministro dell’Interno, scandisce in un comizio a Vicenza il suo slogan contro gli immigrati: “La pacchia è finita”. Rimbalzando nell’estremo Sud, quella frase diventa il sigillo tragico e beffardo sulla morte di un uomo che, come migliaia di altri africani, lavorava per una paga da fame in una Italia dove molte sono le pacchie e nessuna ha per protagonisti i migranti.
L’AUTRICE: Bianca Stancanelli, giornalista e scrittrice, è nata a Messina e vive a Roma. Ha esordito come cronista nel quotidiano “L’Ora”di Palermo, occupandosi soprattutto di mafia e polica; si è poi trasferita nella capitale dove ha lavorato come inviata speciale per il settimanale “Panorama”. Ha pubblicato con l’editore Marsilio, oltre ai due volumi di racconti Cruderie (1996) e Morte di un servo (2000), i saggi Quindici innocenti terroristi. Come è finita la prima grande inchiesta sull’estremismo islamico in Italia (2006). Racconto siciliano di potere e di mafia (2016). Con “A testa alta”, Don Giuseppe Puglisi: storia di un eroe solitario (Einaudi 2003) ha vinto l’Aquila d’oro al Premio Estense 2003. Nel 2016 le è stato conferito il Premio Nazionale Paolo Borsellino. ASP
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!