IN BREVE – Cosa ha visto Ossigeno dall’11 al 17 novembre 2023

Newsletter del 18 novembre 2023

Rassegna periodica delle notizie pubblicate da Ossigeno per l’Informazione, osservatorio sulle intimidazioni e le minacce ai giornalisti e le notizie oscurate in Italia

Questa settimana Ossigeno ha parlato di: Elvira Terranova, Pierelisa Rizzo, Alessio Viscardi, Carlo Ceraso, Guido D’Ubaldo, Gianluigi Guarino, Francesco Ventura

Istituire un fondo pubblico di solidarietà di 20 mila euro nel 2024 per le spese legali dei giornalisti querelati. Proporzionare le multe al reddito dei querelati. Rendere improcedibili le cause manifestamente infondate. Consentire il commento alle rettifiche. Con queste e altre interessanti proposte di modifica i senatori Pd SI e M5S cercano di rendere meno punitivo per i giornalisti il disegno di legge sulla diffamazione in discussione al Senato. I dettagli inediti sono in un articolo pubblicato su ossigeno.info (leggi).

Questa settimana l’Osservatorio ha inoltre pubblicato queste notizie di intimidazioni, minacce e abusi:

Gli strani furti subiti a Palermo da Elvira Terranova, una giornalista che si è occupata dei retroscena della cattura di Matteo Messina Denaro. I 5 colpi di pistola esplosi a Reggio Calabria contro le automobili di Francesco Ventura, il cronista che ha svelato il racket delle case popolari occupate abusivamente. L’assoluzione del giornalista di Caserta Gianluigi Guarino, querelato dal sindaco di Marcianise e assolto perché dire che era accusato di abuso edilizio non costituisce reato. Due storie dallo Sportello Legale di Ossigeno: 1) il caso di Alessio Viscardi: un tipico esempio di querela temeraria; 2) il racconto di Pierelisa Rizzo sull’angoscia e l’isolamento  con cui ha vissuto le due querele di un prete accusato di pedofilia sotto processo, a porte chiuse a Enna.

Fatti attualissimi. Dicono e ripetono perché e come bisogna correggere bene e con urgenza le norme sulla diffamazione, perché occorre rafforzare la protezione dei cronisti che pubblicano notizie sgradite ai potenti e ai criminali, perché bisogna aiutare questi cronisti con leggi adeguate, misure di protezione e reti di solidarietà.

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