Unesco: se va bene così c’è un problema con il giornalismo
Una pagina di pubblicità sui giornali – Slogan: senza libertà espressione impossibile difendere i diritti umani
OSSIGENO 5 maggio 2023 – Il 3 maggio 2023, in occasione della 30ma Giornata mondiale per la libertà di stampa, i quotidiani La Repubblica, Avvenire e Domani, insieme a numerosi giornali di altri paesi, hanno pubblicato una pagina di pubblicità gratuita dell’Unesco con questo titolo “Va tutto bene”.
Nella pagina, “va tutto bene” è ironicamente ripetuto infinite volte. Il testo si snoda su varie colonne ed è seguito, in fondo alla pagina, da questa frase: “Se nelle notizie va tutto bene, c’è un problema con il giornalismo. Senza libertà di espressione, non possiamo difendere i diritti umani”. (vedi qui).
Anche Ossigeno ha aderito all’iniziativa, che invita a riflettere sul cattivo stato di salute della libertà di stampa e di espressione, messo in evidenza nelle celebrazioni che si sono svolte a New York nella sede delle Nazioni Unite e in tutto il mondo.
Queste celebrazioni hanno sottolineato il fatto che molte notizie, idee e opinioni di interesse pubblico non circolano liberamente come dovrebbero a causa di violenze, abusi, interferenze del potere e dei potenti che ostacolano in vari modi l’esercizio del diritto di raccogliere, diffondere e ricevere liberamente informazioni.
Questo avviene non solo nei paesi autoritari, ma anche in quelli democratici, anche in Europa, come ha dichiarato la vice presidente della Commissione Europea, Vera Jourova.
Avviene anche in Italia, come dimostrano gli oltre seimila episodi di violazione del diritto di informazione compiuti con violenza, abusi, querele pretestuose e altri usi scorretti del sistema giudiziario dal 2006 a oggi e documentati da Ossigeno per l’Informazione .
Che fare, oltre a denunciare questa tendenza?
Da decenni l’ONU, l’UNESCO, l’OSCE, le Istituzioni europee e quelle di altri continenti rivolgono inviti e raccomandazioni ai governi nazionali affinché creino condizioni più favorevoli per la circolazione delle idee, delle notizie, delle opinioni, abrogando le norme che la ostacolano, assicurando protezione ai giornalisti che pubblicano notizie scomode, agli opinionisti e agli attivisti, introducendo nuove norme per ridurre l’elevata impunità di chi ostacola questo diritto.
Finora questi richiami sono caduti nel vuoto e ogni anno la Giornata mondiale della libertà di stampa segnala un peggioramento della situazione.
Con l’iniziativa di quest’anno, l’UNESCO ha sollecitato la collaborazione dei giornali, per sensibilizzare i giornalisti, i lettori, i cittadini, per renderli consapevoli che questo problema li riguarda, li danneggia e merita maggiore attenzione, anche da parte loro. GB
Leggi anche l’intervista rilasciata dal presidente di Ossigeno a Interris
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