A Formia una cronista sotto scorta fa paura e non trova casa per l’estate
Il locatario ha negato l’affitto a Marilena Natale quando ha saputo che vive sotto protezione dei carabinieri – Altri invece le hanno dato solidarietà
OSSIGENO 20 maggio 2022 – Lo scorso aprile, il proprietario di un appartamento di Formia (Latina) ha rifiutato di affittare alla cronista Marilena Natale un appartamento per passarvi le vacanze estive. Ha detto “no” appena ha saputo che lei aveva la scorta fissa dei carabinieri. Gli altri villeggianti potrebbero impressionarsi, avrebbe detto. (leggi)
Marilena Natale vive da anni sotto protezione delle forze dell’ordine a causa delle minacce di morte della camorra. Ne ha viste tante. Ma non ha smesso di stupirsi e di indignarsi e ha continuato a fare il suo lavoro. Ha continuato a pubblicare quelle notizie che fanno tanto arrabbiare i boss.
Ossigeno ha riferito molte intimidazioni contro di lei e riferisce anche questo episodio che mostra quale atteggiamento suscita in alcuni la prospettiva di ospitare un giornalista a rischio: paura, presa di distanza, dissociazione. In certi quartieri, in certe zone di questo paese la voglia di dissociarsi da chi corre grandi rischi per affermare la legalità è certamente più forte. Il sud pontino è una di queste, per la sua contiguità con i territori del casertano in cui operano diversi clan di camorra. Lo dimostrano gli ultimi episodi di minacce ai cronisti che “osano” continuare a raccontare dei loro sporchi affari e della loro infiltrazione nel tessuto economico, sociale e culturale (vedi). Ma per fortuna anche in queste città, in questi quartieri ci sono molte persone che non cedono alla paura, alla voglia di isolare chi corre gravi rischi nell’interesse pubblico. S’è visto tanti anni fa a Palermo quando gli inquilini del suo stabile si lamentarono della presenza del giudice Giovanni Falcone. S’è visto anche a Formia in quest’occasione, dove molti residenti si sono schierati dalla parte di Marilena e si sono offerti di ospitarla nella loro abitazione. Lei li ha ringraziati e deciso di passare l’estate da un’altra parte.
“Con quel signore avevo già pattuito i dettagli economici dell’affitto. Ma quando ha saputo che sarei stata lì con la scorta, si è tirato indietro”, ha raccontato Marilena Natale ad Ossigeno. “Mi sono sentita mortificata e ho denunciato il fatto sulla mia pagina Facebook. Mi aspettavo una telefonata di solidarietà e di scuse del sindaco di Formia, Gianluca Taddeo. Invece dopo 3 giorni il sindaco ha dichiarato che per il comportamento di una sola persona ho offeso tutti i cittadini di Formia. Pazienza, troverò un altro posto dove trascorrere l’estate. So bene che questo non è l’unico posto dove se ti vedono con la scorta ti guardano con sospetto, imbarazzo o spavento. A Formia non andrò più in vacanza, ma per parlare di queste cose. Il 13 maggio insieme al collega Salvatore Minieri ho partecipato all’incontro/dibattito ‘Mentalità mafiosa e approdi di legalità nel Sud Pontino” organizzato al Piccolo Teatro Iqbal dall’associazione locale ‘Un’Altra Città’”.
LA SOLIDARIETA’ – Ossigeno ha espresso solidarietà alla cronista per un episodio emblematico del fatto che a esercitare con coraggio e determinazione il proprio mestiere non si rischia solo l’incolumità personale, ma anche complicazioni nella vita quotidiana. Solidarietà anche dal sindacato dei giornalisti regionale campano Sugc e dalla Fnsi, dall’on. Raffaele Trano del gruppo ‘L’Alternativa c’è’, da Simona Ricotti dell’associazione antimafia ‘Antonino Caponnetto’ e da tanti cittadini. Le sezioni ANPI di Formia e di Latina hanno sottolineato che “servire questo Paese mettendo a rischio la propria vita non è e non deve essere una colpa”. L’associazione dei partigiani ha anche chiesto al sindaco Gianluca Taddeo di partecipare ad un prossimo evento contro le mafie sul territorio, che vogliono organizzare chiamando a testimonial proprio Marilena Natale. LT
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