Giornaliste. Fatele bere un po’ di acido, scrivono su Facebook
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Chiara Ciurlia, durante la diretta di “Tutti in conferenza” su Facebook, cercava di fermare sulla chat una ridda di commenti volgari e offensivi dei partecipanti. Il commento di Ossigeno
OSSIGENO 9 marzo 2022 – Il 20 gennaio 2022 alcuni tifosi di calcio che seguivano la trasmissione in streaming “Tutti in conferenza” hanno insultato nella chat Facebook la moderatrice Chiara Ciurlia, scrivendo: ”Tappatele la bocca”, “Spero la smetta di parlare”, “Fatele bere un po’ di acido” e altre frasi minacciose e offensive condite da riferimenti sessisti.
IL FATTO – Chiara Ciurlia stava conducendo la trasmissione della testata illeccese.it, dedicata alla partita di calcio Roma-Lecce appena giocata. Alcuni utenti avevano cominciato a insultare sulla chat altri partecipanti che difendevano i tifosi della squadra avversaria. Chiara Ciurlia ha invitato a non fare commenti volgari e offensivi ed è diventata lei stessa bersaglio di minacce e insulti sessisti. Adesso sta valutando se denunciare formalmente chi l’ha minacciata.
LA CONDUTTRICE – “Mi sono arrivati insulti sempre più infamanti, fino alle minacce di sfregiarmi con l’acido. Ho chiesto – ha raccontato Chiara Ciurlia a Ossigeno – al mio editore di intervenire e lui ha bloccato la chat. Sono profondamente delusa dal comportamento di queste persone, che non voglio definire tifosi. Vorrei poterle incontrare per dire loro che dietro alla professionista che hanno insultato c’è una persona umana, c’è la sua famiglia, ci sono persone care che soffrono. Anche per tutelare queste persone care avevo deciso di non rilasciare altri commenti. Ho fatto questa eccezione per Ossigeno, per il ruolo che svolge. Sto valutando con il mio legale che cosa fare. Spero che quanto è accaduto a me sia utile anche ad altri per difendersi da questi attacchi. Penso che in questi casi bisogna reagire e denunciare. Non dovremmo subire in silenzio queste intimidazioni.”
SUPPORTO – Ossigeno per l’Informazione ha manifestato solidarietà a Chiara Ciurlia e l’ha incoraggiata a chiedere che gli autori degli insulti e delle minacce siano identificati e giudicati per un comportamento che, oltre ad essere disdicevole, costituisce reato, ed è ancor più grave perché è stato rivolto contro una donna insultandola in quanto donna. Insultare chi è doverosamente impegnato a mantenere il confronto delle idee nell’ambito del rispetto delle persone è una violazione della deontologia della comunicazione, alla quale sono tenuti tutti. Denunciare sistematicamente questi fatti e mettersi al fianco di chi ne è vittima è il primo passo da fare per mettere fine all’impunità di chi fa queste violazioni.
GB
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