Fake news e libertà di informazione. Indispensabili campagne di media literacy
I cittadini devono saper riconoscere le violazioni al diritto-dovere di informare. E’ l’appello di Spampinato al seminario di TorVergata, Ossigeno, Odg Lazio su false notizie e violazioni della libertà di stampa – Modulo I su ‘Le fonti tra diritto e deontologia’
OSSIGENO 12 marzo 2021 – “Per difendere la libertà di informazione e il diritto di accesso alle informazioni è indispensabile e ormai indifferibile promuovere campagne di alfabetizzazione mediatica (media literacy)”. Lo ha detto Alberto Spampinato nel corso del primo modulo del seminario online promosso dall’Università di Roma Tor Vergata (corso di laurea magistrale in scienze dell’informazione, della comunicazione e dell’editoria) in collaborazione con Ossigeno e l’Ordine Giornalisti del Lazio. Erano in collegamento studenti e giornalisti.
Il ruolo strategico e necessario della formazione, fin dall’età scolastica, sul tema del diritto-dovere d’informare è stato richiamato in riferimento alla mancanza di solidarietà verso il giornalista, il blogger, l’attivista che subisce violenze, minacce, abusi. Capita spesso – ha sottolineato Spampinato – che gli operatori dell’informazione minacciati vengano trattati “alla stregua di un criminale comune, o ancora peggio, come responsabili per aver disturbato un potente, un criminale, qualcuno impegnato in loschi affari”.
“Tutto ciò non avverrebbe se i cittadini sapessero riconoscere, per averlo appreso a scuola, qual è il vero compito di un giornalista, quali sono i suoi doveri rispetto al potere, qual è il limite posto dalla legge al diritto di informare e di ricevere informazioni. Non sarebbe possibile in una società in cui ogni cittadino fosse in grado di riconoscere queste violazioni con la stessa sicurezza con cui un tifoso di calcio sa dire se la palla sia finita fuori campo e se c’è stato fallo”, ha concluso il direttore di Ossigeno.
GPA
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