A Merate bruciano le auto di due giornalisti. Indagini in corso anche su una minaccia
Ci sentiamo soli e insicuri, dice a Ossigeno Claudio Brambilla, direttore del notiziario MerateOnline. Sono in corso indagini
OSSIGENO 19 novembre 2020 – Il 12 ottobre 2020, poco dopo le ore 20, a Merate, in provincia di Lecco, le automobili di due giornalisti, Claudio Brambilla, direttore del notiziario MerateOnline, e Luisa Biella, che è anche la compagna del direttore, sono state distrutte da un incendio. Erano parcheggiate su una strada pubblica. I carabinieri e i vigili del fuoco sono subito accorsi ma non hanno potuto impedire che le fiamme distruggessero le auto. Alcuni indizi fanno pensare a un incendio doloso. La Procura di Lecco sta indagando e ha ascoltato Claudio Brambilla. Il fatto ha suscitato impressione. I giornalisti non avevano subito minacce ma non si può escludere che si sia trattato di una ritorsione per notizie pubblicate da MerateOnline, un notiziario che raccoglie e diffonde informazioni sul territorio locale e più volte ha pubblicato articoli e inchieste sullo spaccio di stupefacenti che avviene intorno a Merate.
IL GIORNALISTA – Carlo Brambilla ha riferito a Ossigeno per l’informazione che dopo un mese lui e tutta la redazione avvertono un forte senso di insicurezza. «Questo spiacevole sensazione di insicurezza – ha aggiunto – si somma alle sempre maggiori difficoltà che incontriamo per fare bene il nostro lavoro, per raccontare ogni giorno la realtà locale, una realtà nella quale siamo immersi noi stessi, per strada, al bar o appena fuori dalla redazione. Vedo, e questo mi preoccupa, un crescente senso di impunità. Cresce, soprattutto nelle gang impegnate nello spaccio di stupefacenti sul nostro territorio. Ovviamente queste gang non hanno nessuna simpatia nei confronti dei giornalisti. Se quella sera il fuoco avesse raggiunto i serbatoi delle nostre auto ci sarebbe stata un’esplosione e avrebbe investito i passanti. Chi ha appiccato quel fuoco forse ha sottovalutato queste possibili conseguenze, o non si è neppure preoccupato di questo aspetto. Questo è il clima. Noi siamo giornalisti impegnati tutti i giorni a raccontare la realtà locale, a dire anche ciò che non va e ci sentiamo soli».
UNA MINACCIA – Un mese esatto dopo l’incendio delle due auto, martedì 10 novembre 2020, nel pomeriggio, i carabinieri e personale del 118 sono intervenuti in centro a Merate nei confronti di un giovane già coinvolto in passato in denunce per spaccio. Una giornalista della testata MerateOnline, presente per documentare quanto stava avvenendo, è stata minacciata pubblicamente durante l’intervento delle forze dell’ordine. Il giovane nei cui confronti è intervenuta la polizia infatti avrebbe gridato all’indirizzo della cronista: «Per forza vi bruciano le macchine, siete sempre in giro a rompere i c… . Se non ti levi dal c…. brucio anche la tua, di macchina». Su questo episodio la giornalista e il direttore di MerateOnline hanno preparato una memoria che è stata subito consegnata alla procura di Lecco, che indaga sull’incendio che ha distrutto le due automobili.
LE INDAGINI – Le forze dell’ordine stanno indagando sui due episodi. Secondo una prima valutazione, l’uomo potrebbe aver pronunciato quelle frasi perché era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Carlo Brambilla ritiene che in ogni caso l’episodio dice più di ogni altra cosa quanto sia ostile il clima nel quale lavorano i giornalisti di Merate, che sono esposti a rischi e ritorsioni perché ogni giorno percorrono le stesse strade per raccontare ciò che accade.
SOLIDARIETA’ – Alcuni amministratori comunali del territorio e numerosi lettori hanno manifestato solidarietà ai giornalisti di MerateOnline.
GB
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