Bonus spese legali a Maria D’Amico. Editore Liberazione fallito, paga lei
L’Ufficio Assistenza Legale Gratuita di Ossigeno, che opera in collaborazione con Media Legal Defence (MLDI), ha concesso alla giornalista un contributo in denaro a parziale copertura delle spese sostenute. Lei ha rilasciato la seguente dichiarazione
Conoscevo Ossigeno per aver partecipato ad alcune sue iniziative a sostegno della libertà di Informazione e mai avrei potuto immaginare l’evoluzione del nostro rapporto professionale.
Grazie ad un collega giornalista che si è interessato alla mia vicenda giudiziaria ho potuto contare sulla professionalità e vicinanza, anche umana, di Ossigeno per l’Informazione e dell’Avvocato Andrea Di Pietro, per affrontare una vicenda giudiziaria iniziata 15 anni fa.
Nel 2005, da collaboratrice del quotidiano Liberazione, sono stata denunciata insieme al Direttore responsabile per diffamazione, da un Giudice del Tribunale di Frosinone, citato per errore in una mia intervista.
Nel primo grado di giudizio, anche a fronte di tutti i nostri obblighi adempiuti per dimostrare l’errore e non il dolo (rettifica entro i tempi previsti pubblicata in prima pagina, proposta di una intervista riparatoria), siamo stati assolti.
Nel secondo grado di giudizio, intrapreso dal denunciante e arrivato a conclusione nel 2020. siamo invece stati condannati a risarcire una cifra inferiore ai 50 mila euro richiesti ma sicuramente di grandissimo impatto negativo sul mio budget da freelance. Sono stata condannata a pagare “in solido” anche per altri, perché a causa dei tempi lunghissimi del procedimento giudiziario la sentenza è arrivata quando la società editrice di Liberazione non era più esistente in quanto fallita nel frattempo.
Ossigeno mi ha riconosciuto un contributo economico per affrontare le spese legali – in tempi veloci e certi – facendomi sentire meno sola dal punto di vista professionale ed umano.
Maria D’Amico
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