Segnalazioni e notizie dalle ONG e dalle istituzioni
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17 Marzo 2020 – di Luciana Borsatti – Rassegna di Ossigeno. In breve gli argomenti principali trattati dai siti web e dalle newsletter delle associazioni e delle organizzazioni internazionali per la libertà di stampa
NEW YORK – I giornalisti che coprono la vicenda del Covid-19 posso valersi di una raccolta di consigli per la propria sicurezza a cura del Committee to Protect Journalists (CPJ), che offre informazioni sempre aggiornate su come prepararsi all’incarico, pianificare il proprio viaggio, evitare il contagio durante il lavoro e comportamenti da assumere dopo aver concluso il loro compito LEGGI. Il CPJ si occupa anche di come la pandemia abbia conseguenze sulla libertà di stampa. LEGGI
BRUXELLES – La European Federation of Journalists (EFJ) fa appello a politici e media affinché informino responsabilmente sul Covid-19. Criticando lo scarso coordinamento nella risposta europea alla pandemia, la EFJ si unisce alla International Federation of Journalists (IFJ) nel chiedere ai media di prevenire forme di panico ingiustificato e di evitare di diffondere commenti discriminatori, fornendo informazioni chiare, ordinate e e scientificamente fondate. LEGGI
TORONTO – L’Ifex segnala l’ultimo rapporto di un’organizzazione canadese specializzata sulla censura in internet, Citizen Lab, intitolato “Contagio censurato: come l’informazione sul coronavirus viene gestita sui social media cinesi”. Il 31 dicembre i censori cinese introdussero una nuova lista di 45 parole chiave legate al virus per bloccare il dibattito in rete sul contagio. La misura si estese ulteriormente il 20 febbraio. LEGGI
LONDRA – Article 19 – ha anche pubblicato un testo su come i governi, i media e le società dei social media possono contribuire alla lotta contro il coronavirus – ha segnalato un caso svedese sulla questione del diritto all’oblio che potrebbe avere implicazioni per la libertà di espressione. L’Autorità svedese per la protezione dei dati ha disposto una multa di 7 milioni di euro nei confronti di Google per non aver rispettato la normativa europea (Rgpd) in tema di de-listing dai siti. LEGGI
PARIGI – In occasione della giornata mondiale contro la censura cibernetica, celebrato il 12 marzo, Reporters Without Borders (RSF) ha reso nota una lista dei primi 20 tra i peggiori “predatori di libertà di stampa” digitali. Si tratta di società e agenzie governative che usano la tecnologia digitale per spiare e ostacolare i giornalisti nella loro attività. LEGGI
VIENNA – Una tavola rotonda sull’impatto dell’intelligenza artificiale sui diritti umani e la libertà di espressione è stata organizzata a Vienna dal Rappresentante Osce per la Libertà dei media, Harlem Désir. L’incontro, conclusosi il 10 marzo, ha posto le basi di una serie di attività future che prevedono anche una conferenza sul tema nel corso dell’anno. LEGGI
LIPSIA . L’ European Centre for Press and Media Freedom (Ecpmf) ha pubblicato i risultati di uno studio su cinque anni di attacchi contro gli operatori dell’informazione in Germania. Intitolato “Giornalista come nemico: le minacce di violenza sono la nuova normalità”, lo studio elenca 119 attacchi contro i giornalisti tra il 2015 e l’inizio del 2020 e dimostra come vi siano odiatori della stampa molto determinati, specialmente nella destra politica. LEGGI
VIENNA – L’International Press Institute (IPI) condanna il recente arresto del giornalista egiziano Ahmed Sabaie per gli stessi presunti reati per i quali era già stato incarcerato nel 2013. Sabaie, membro del Sindaco dei giornalisti egiziani e reporter di Afaq Arabia, sarebbe stato vittima di una sparizione forzata ad opera delle autorità del Cairo. LEGGI
LB
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