Fake news. OdG: rendere nota matrice notizie
Stiamo riflettendo anche sulla opportunità di un eventuale bollino digitale dell’Ordine dei giornalisti, annuncia il presidente Carlo Verna in audizione alla Camera
“La nuova Agcom dovrebbe rendere esplicita e riconoscibile la matrice di una notizia, per sapere se sia umana o automatica”. A dirlo è stato Carlo Verna, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, il 2 marzo 2020, in un’audizione alle Commissioni Cultura e Trasporti della Camera dei Deputati, sulle proposte di lelle per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulle fake news.
Inoltre, ha aggiunto Verna, “per quanto riguarda le dark advertising, come accade in certi Paesi, la commercializzazione dei data base dovrebbe essere pubblica e certificata. Stiamo riflettendo anche sulla opportunità di un eventuale bollino digitale dell’Ordine dei giornalisti”.
Nel corso della replica, rispondendo alle domande dei deputati, il presidente del Cnog ha rimarcato la necessità e l’urgenza di una nuova legge per il giornalismo. “Trovo importante che il Parlamento mostri attenzione per il tema delle fake news, argomento che necessità di risposte nette. Per quanto riguarda il giornalismo professionale, invece, spetta all’Ordine vigilare e svolgere la funzione di cani da guardia dei poteri; tuttavia è cambiato tutto – ha affermato Verna – ma l’Ordine è ancora regolato da norme di cinquantasette anni fa, serve andare avanti e stare al passo con i tempi e con le tecnologie, il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha elaborato una proposta che, auspichiamo sia oggetto di attenzione del Parlamento”.
ASP
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