Definita dopo 11 anni la condanna del vicesindaco
Due mesi all’amministratore di Caulonia che nel 2008 schiaffeggiò il giornalista Armando Scuteri (Gazzetta del Sud). Lo ha stabilito la Cassazione.
A undici anni dai fatti, il 22 maggio 2019 la Corte di Cassazione ha condannato in via definitiva Francesco Cagliuso, all’epoca vicesindaco di Caulonia (Reggio Calabria), respingendo il suo ricorso contro la sentenza della Corte di Appello che gli aveva inflitto la condanna a due mesi di reclusione (pena sospesa) per l’aggressione al giornalista Armando Scuteri, corrispondente del quotidiano la Gazzetta del Sud. La Suprema Corte ha condannato inoltre Cagliuso a pagare le spese processuali e a versare 3mila euro alla Cassa delle ammende. Lo stesso giornalista ha comunicato l’esito del processo a Ossigeno per l’Informazione, che gli ha chiesto di commentare questa lunga trafila giudiziaria. “Preferisco non commentare, parlano i tre gradi di giudizio”, è stata la risposta.
I FATTI – Nel 2008, a Marina di Caulonia, Armando Scuteri scattò alcune fotografie per documentare lo scoppio di una fogna in mare e per questo fu rimproverato e schiaffeggiato dall’allora vicesindaco Francesco Cagliuso. Dopo l’aggressione i due si denunciarono a vicenda. Mentre Armando Scuteri fu assolto dall’accusa di aver aggredito Cagliuso, nel 2014 questi invece fu condannato dal Tribunale di Locri per lesioni nei confronti del giornalista. Cagliuso fece ricorso e nel 2018 la Corte d’Appello di Reggio Calabria conferma la condanna (leggi). Il vicesindaco non si rassegnò e presentò ricorso in Cassazione, ma anche questa volta senza vederlo accolto.
Il giornalista è stato difeso, in primo grado, dagli avvocati Adele Ritorto e Pierfrancesco Campisi. Successivamente soltanto dall’avvocato Ritorto.
RDM
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