43 anni di mistero sui due giornalisti italiani scomparsi a Beirut
Nonostante sia caduto il segreto di stato – La storia di Graziella De Palo e Italo Toni è su Ossigeno – Cercavano la verità
OSSIGENO 1° settembre 2023 – Quarantatré anni sono trascorsi dalla misteriosa scomparsa in Libano dei giornalisti Graziella De Palo e Italo Toni. Le indagini si sono sempre scontrate con il segreto di stato. Da alcuni anni il Governo ha deciso di de-secretare alcuni documenti ancora coperti da Segreto di stato che, pur se non direttamente collegati alla scomparsa costituiscono la cornice in cui la vicenda si inserisce, con riferimento ai particolari rapporti intrattenuti all’epoca tra Italia e Olp (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) e regolati dal cosiddetto Lodo Moro: un accordo gestito dai servizi segreti per tenere l’Italia al di fuori delle attività terroristiche dei palestinesi in cambio di un sostegno diplomatico per il riconoscimento dell’autonomia palestinese.
L’ultima de-secretazione risale a dicembre 2022 ed è stata annunciata dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha affidato al Corriere della Sera una lettera aperta indirizzata a Renata Capotorti, la madre della giornalista scomparsa, in cui afferma: “Le scrivo da madre a madre ma anche nella mia responsabilità di presidente del Consiglio, per assicurarle che farò quanto possibile per consentirle di avere quella verità a cui lei giustamente aspira da oltre 40 anni”.
Fra i documenti svincolati dal segreto di stato ce n’è uno in particolare che conferma inequivocabilmente l’esistenza del cosiddetto Lodo Moro: è il verbale di interrogatorio del colonnello Stefano Giovannone, capo del centro SISMI, ascoltato il 20 giugno 1984 proprio nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria della Procura di Roma sulla scomparsa di Italo Toni e Graziella De Palo. Ne ha rivelato il contenuto un articolo di Lirio Abbate pubblicato il 30 luglio 2023 su “La Repubblica”. Secondo questo articolo, il Lodo Moro fu stipulato nel 1972 e rimase in vigore almeno fino al 1982, rendendo l’Italia una zona franca.
E’ un piccolo passo in avanti, in una vicenda contrassegnata ancora da molti interrogativi senza risposte.
LA SCOMPARSA – La storia della misteriosa scomparsa di Graziella De Paolo e Italo Toni è stata ricostruita da Ossigeno sul sito web Cercavano la verità www.giornalistiuccisi.it, l’archivio in costante aggiornamento che offre documenti e approfondimenti sui cronisti, gli inviati e gli operatori dell’informazione uccisi a causa del loro lavoro in Italia e all’estero. Leggi la storia di Graziella e la storia di Italo
Il 2 settembre 1980 i due inviati sparirono nel nulla dopo aver lasciato l’Hotel Triump, nella zona Ovest di Beirut. Si trovavano in Libano da undici giorni per documentare la situazione politico-militare e le drammatiche condizioni di vita dei palestinesi nei campi profughi libanesi. Ma secondo alcune ricostruzioni stavano anche indagando segretamente su un traffico di armi che coinvolgeva l’Italia. Inoltre, secondo le dichiarazioni di un testimone, Graziella De Palo raccoglieva informazioni anche sull’ipotesi di un coinvolgimento dei palestinesi nella strage terroristica compiuta alla stazione di Bologna un mese prima, il 2 agosto 1980. I loro corpi non si sono mai trovati.
CHI ERANO – Per un periodo compagni di vita, i due giornalisti avevano passioni e interessi comuni ma origini e storie giornalistiche diverse. Italo Toni era nato a Sassoferrato (Ancona), aveva 50 anni e una carriera contrassegnata da diverse collaborazioni, tra le quali Il Ponte, L’Astrolabio, Aut e Mensile. Graziella, nata a Roma, aveva soltanto 24 anni quando scomparve. Iscritta alla facoltà di Lettere, aveva cominciato collaborando con l’agenzia di stampa Notizie Radicali. Si occupò fin da subito di politica internazionale: sulle pagine di Paese Sera e de L’Astrolabio scriveva dei traffici d’armi internazionali che violavano l’embargo Onu. GPA
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