30 anni senza verità per Ilaria Alpi e Miran Hrovatin uccisi in Somalia
Non si conoscono ancora esecutori nè mandanti – Iniziative in loro memoria a Roma e Trieste. La loro storia su Ossigeno-Cercavano la verità
OSSIGENO 19 marzo 2024 – Sono numerose le iniziative organizzate in memoria della giornalista del TG3 Ilaria Alpi e dell’operatore della RAI Miran Hrovatin, uccisi da un commando armato a Mogadiscio, in Somalia, trenta anni fa, il 20 marzo 1994, mentre erano intenti a fare il loro lavoro: un duplice assassinio efferato sul quale si attende ancora che la giustizia faccia bene il suo corso scoprendo le responsabilità degli esecutori e dei mandanti.
La loro storia, corredata da una ricca documentazione e dalla ricostruzione dell’iter giudiziario, si può leggere online sul sito “Ossigeno – Cercavano la verità” giornalistiuccisi.it, che raccoglie anche le storie umane e professionali di altri 28 giornalisti italiani uccisi in Italia e all’estero a causa del loro lavoro. I loro volti e i loro nomi sono rappresentati sul Pannello che si trova all’ingresso della Casa del Jazz di Roma e che dal 2010 in poi è stato consegnato alle più alte istituzioni italiane, a scuole, università, enti locali e sindacati che hanno chiesto di averlo per esporlo nelle loro sedi (vedi).
Ilaria Alpi aveva trentadue anni, era nata a Roma. Miran Hrovatin aveva 45 anni ed era di origini triestine. Chi li ha conosciuti li descrive entrambi come bravi professionisti e belle persone. Ilaria parlava tre lingue, francese, inglese e arabo, e nonostante la giovane età aveva alle spalle già numerose collaborazioni giornalistiche. “Era una persona molto vitale, di grandissima generosità e profonda dolcezza”, ha raccontato a Ossigeno Gaetano Lettieri, oggi direttore del Dipartimento di Storia presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza che con la giornalista ha frequentato il Liceo Tito Lucrezio Caro di Roma (leggi). Miran aveva “sempre il sorriso sulle labbra; professionalmente bravissimo, non si tirava mai indietro”, ha scritto di lui il giornalista di guerra, e suo collega, Marcello Ugolini (leggi).
LE INIZIATIVE A ROMA E TRIESTE
A Roma, domani sera 20 marzo, su proposta di Ossigeno, la Casa del Jazz dedica alla memoria di Ilaria e Miran l’atteso concerto delle ore 21 del “Marco Bardoscia Trio” vedi . Ossigeno, insieme a don Luigi Ciotti e familiari di altre vittime innocenti della criminalità, ha ricordato questi due coraggiosi operatori dell’informazione impegnati a indagare su un traffico internazionale d’armi e rifiuti tossici illegali tra Italia e Somalia, già lunedì 18 marzo con una cerimonia che si è tenuta a Roma, alla Casa del jazz. Presenti anche autorità, FNSI e giornalisti (vedi).
Domani, 20 marzo alle ore 10:00 a Roma, l’Ordine nazionale dei Giornalisti ricorderà Ilaria e Miran presso la Biblioteca nazionale centrale, con il convegno “Le voci del coraggio” (leggi il programma). Inoltre al Liceo Classico e Linguistico “Tito Lucrezio Caro”, quello frequentato da Ilaria, sarà inaugurato alle ore 10:30 il murale realizzato dall’artista Alessandra Chicarella (leggi il programma). Domani a Trieste presso l’aula consiliare sarà ricordato l’operatore di ripresa triestino Miran Hrovatin e alle ore 17, presso il Teatrino Franco e Franca Basaglia (via Weiss 13), verrà riproposto il documentario “Saluti da Miran”, realizzato dalla Videoest, agenzia di produzione per cui Miran collaborava.
Infine giovedì 21 marzo a Roma, presso il il Convento di San Teodoro (via San Teodoro 42) alle ore 14:30, Libera e Articolo 21 parleranno della tortuosa vicenda giudiziaria caratterizzata dalla detenzione per 17 anni di una persona che alla fine è stata assolta, al termine di un processo caratterizzato da depistaggi e punti oscuri, e dall’impegno per la ricerca della verità dei genitori di Ilaria Alpi (leggi).
Leggi la storia di Ilaria Alpi
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